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Post diffamatorio, l’assessore Baldo querela

Alta tensione e veleni politici dopo che il  sindaco di Desio non ha ritirato il patrocinio alla presentazione del libro su Giorgio Pisanò

Post diffamatorio, l’assessore Baldo querela

Post diffamatorio, l’assessore Baldo querela. Alta tensione e veleni politici dopo che il  sindaco di Desio non ha ritirato il patrocinio alla presentazione del libro su Giorgio Pisanò

Il post sui social

«Cara assessora Samantha Baldo, lasci stare i bambini! Dopo avere patrocinato il libro fascista, lei non è degna di stare con i bambini, non li tocchi e non li infetti, dopo aver toccato e ospitato quel libro! Si vergogni».

E’ il post pubblicato sulla pagina social dell’assessore agli Eventi del Comune di Desio. Baldo aveva postato una locandina che promuoveva un’iniziativa di Natale per i più piccoli, sotto il commento di Francesco Costabile, dell’Anpi, arrivato al termine di una settimana di alta tensione, carica di veleni politici, dopo che il Comune ha dato il patrocinio e concesso la sala Pertini per la presentazione del libro di Luca Bonanno, «Giorgio Pisanò, soldato, giornalista, politico».

Il flash mob e la presentazione del libro

Il flash mob in piazza Conciliazione, che ha visto la partecipazione di 300 persone e la raccolta di 1500 firme, ha preceduto la presentazione del libro  ma gli attacchi antifascisti sono andati avanti, con toni duri, post indirizzati all’assessore e pubblicati anche sui canali social del sindaco e del Comune e clima incandescente. Baldo e lo stesso presidente della Nuova Urania, Roberto Redaelli, alla vigilia della presentazione, si erano augurati che i toni venissero abbassati, ma non è stato così.

Le polemiche sono proseguite

La maggioranza pensava che dopo la manifestazione in piazza la polemica rientrasse, al contrario il movimento antifascista ha continuato a farsi sentire. All’ultimo post, però, l’assessore Baldo ha deciso di querelare e ha detto: «Basta».

“Presa d’assalto da esponenti dell’Anpi”

«Da una settimana il mio profilo social è preso d’assalto da esponenti dell’Anpi, prima il comunicato con cui contestavano il patrocinio, poi le frasi sono diventate diffamatorie nei miei confronti – afferma – Sono stati giorni difficili e continuano ad esserlo. Ho ricevuto continui commenti offensivi e che non c’entrano nulla con i post in questione, che vengono ricondivisi poi su altri profili con la scritta “vergogna”. Mi sono presa, da un consigliere comunale, del “pagliaccio” che “non studia” e un’esponente del Pd mi ha definito incapace di “comprendere un testo scritto in italiano” e di dover essere “imboccata prima” per non sparare frasi fuori controllo, squalificando di fatto la mia persona. Tutte queste affermazioni saranno presto al vaglio dell’autorità giudiziaria. Persino i social istituzionali del Comune da dieci giorni sono presi d’assalto, con commenti dispregiativi sotto tutti i post. L’ultimo quello dedicato a iniziative natalizie per bambini. Tutto questo, a detta di qualche esponente dell’Anpi, è volto a “screditare il sindaco e la Giunta”».

L’assessore Baldo si chiede:

«Quale è la mia colpa? Una condanna per un gravissimo reato? Un rinvio a giudizio? Un avviso di garanzia per indagini a mio carico? Niente di tutto questo! La mia colpa è quella di aver concesso il patrocinio del Comune di Desio all’associazione culturale-scientifica Nuova Urania per la presentazione del libro “Giorgio Pisanò – Soldato, giornalista, politico” di Luca Bonanno. Per la manifestazione che ha riempito la città di divise e luci blu, manco fossimo negli anni ‘70, si è scomodato persino Emanuele Fiano che ha colto l’occasione per inaugurare la sua campagna elettorale delle Europee».

E riferendosi agli antifascisti:

«Loro sanno solo gridare agli altri di vergognarsi, mettere alla gogna persone con metodi che, a parti invertite, avrebbero definito squadristi. Abbiamo concesso il patrocinio all’iniziativa culturale di presentazione di questo libro per il rispetto della democrazia, della libertà di pensiero e parola e perché la presentazione non comportava il rischio di alcunché proselitismo. Solo cultura e storia sulla figura di un senatore della Repubblica, senatore anche all’epoca di Sandro Pertini. Tutto il resto è mistificazione».

L’autore del post corregge il tiro

Francesco Costabile ha poi corretto il tiro e detto che si trattava di una «battuta forse riuscita male».

Il commento sarebbe stato diretto, puntualizza, «alle idee patrocinate e difese nella sua funzione di assessora che a mio avviso restano gravi, e che non meritano né apprezzamento né diffusione né difesa in nessun ambiente. Non ho niente contro di lei come donna. Purtroppo a volte le parole possono non uscire bene».

E su quanto successo conferma:

«Lo sfregio c’è stato e anche un disagio fortissimo, non è mai stata fatta una cosa del genere a Desio. Mi disturba più di tutto che non c’è stata alcuna risposta ufficiale dalla maggioranza, ma sono partiti subito con la querela. Sono amareggiato».