Fine di un incubo

Processo a Panama: Stefano Conti assolto anche dalla Corte di Appello

Il trader brianzolo: "Ero innocente e ho sfidato tutti senza paura per dimostrare la mia innocenza". Ora il rientro in Italia dopo tre anni

Processo a Panama: Stefano Conti assolto anche dalla Corte di Appello

Stefano Conti assolto anche dalla Corte di Appello di Panama. Si chiude l’incredibile vicenda processuale del trader 40enne cresciuto in Brianza, tra  Cesano Maderno e Varedo, accusato a Panama di traffico di esseri umani.

Processo a Panama: Stefano Conti assolto

Arrestato a Panama e detenuto per oltre 400 giorni in uno dei carceri speciali più pericolosi del mondo, La Joya a Panama , con una accusa gravissima, tratta di esseri umani per scopi sessuali, all’inizio del processo Stefano Conti aveva rifiutato ogni tipo di accordo con la Procura (5 anni di pena e espulsione da Panama) proprio perché si sentiva innocente.

In primo grado la Procura aveva chiesto 30 anni di carcere

“In primo grado la Procura aveva chiesto 30 anni di carcere”, ricorda l’avvocato Valter Biscotti che con l’avvocato Vincenzo Randazzo sono stati gli avvocati italiani di Stefano Conti.

“Ero innocente e non è stato facile vincere la paura di affrontare il processo – dice il trader brianzolo Stefano Conti in una nota diffusa dai suoi legali – La forza l’ho trovata nell’aiuto della mia famiglia e soprattutto in me stesso. Ora voglio solo tornare a casa il più presto e abbracciare la mia famiglia. Ero innocente e ho sfidato tutti senza paura per dimostrare la mia innocenza e per fortuna c’è un giudice anche a Panama”.

Dopo tre anni potrà fare ritorno in Italia

Dopo l’assoluzione piena in primo grado la Procura di Panama aveva impugnato la sentenza di assoluzione. Ieri, lunedì 1 novembre, finalmente è arrivata l’assoluzione anche in appello. “Finalmente dopo tre anni potrà fare ritorno in Italia”, ribadisce l’avvocato Vincenzo Randazzo. “Il ministro degli Esteri con i suoi collaboratori ha seguito da vicino tutta la vicenda e io stesso avevo contatti pressoché quotidiani con la Farnesina”,  dice l’avvocato Valter Biscotti.