Un progetto per riattivare la roggia di Villa Tittoni Traversi, a Desio. La richiesta arriva dal gruppo di maggioranza del Partito democratico, un intervento presente anche nelle linee di mandato del Centrosinistra.
“Ripristinare la roggia significa restituire alla comunità un elemento di grande valore”
“La roggia da tempo risulta inattiva; ripristinarla significherebbe restituire alla comunità un elemento identitario e paesaggistico di grande valore storico-culturale e con un grande potenziale ricreativo, rafforzando al tempo stesso l’attrattività turistica di Desio”. Lo hanno fatto presente i consiglieri di maggioranza del Pd, nell’intervenire per chiedere la riattivazione del corso d’acqua di Villa Tittoni Traversi, simbolo della città. Come ha ricordato Federico Pilastro, la sua costruzione risale alla seconda metà del XIV secolo. Fu ultimata nel 1383 per volontà di Bernabò Visconti e realizzata con lo scopo di irrigare la pianura asciutta del territorio, favorire la coltivazione e consentire la molitura in loco di cereali e semi, risultando anche elemento di bellezza e di vita sociale per la comunità. Nel 1817 il complesso di beni, compresa la roggia, venne acquistato da Giovanni Traversi e, successivamente, nel 1854 passò al nipote Pietro Giovanni Antona Cordara che ne ereditò anche il nome. Nel secondo dopoguerra, attorno al 1947, la roggia fu progressivamente chiusa e interrata in lunghi tratti, fino a scomparire quasi del tutto dal paesaggio cittadino e brianzolo.
Nel 2021 la convenzione con BrianzAcque per riattivarla
“In anni più recenti era stato elaborato un progetto di recupero dell’unico tratto rimasto visibile – ha spiegato Pilastro – un canale a cielo aperto lungo circa 45 metri e rivestito in blocchi di serizzo, situato presso l’ingresso della biblioteca civica in via Cavalieri di Vittorio Veneto, all’interno del complesso di Villa Cusani Traversi Tittoni. L’obiettivo era quello di riportare in vita la roggia, contribuendo alla riqualificazione dell’intera area, attraverso la riattivazione del sistema idraulico con nuove pompe e impianti di filtraggio per garantire il ricircolo dell’acqua”. A settembre 2021 il Comune aveva sottoscritto una convenzione con BrianzAcque che prevedeva interventi di pulizia dell’alveo e la sistemazione delle pietre, soluzioni per la filtrazione e la sanificazione dell’acqua, l’installazione di parapetti, la sistemazione del verde e la posa di alcune panchine lungo la roggia riqualificata. Da allora, però, l’intervento non è andato avanti.
Il progetto dovrà avere il via libera della Soprintendenza
Così ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Nunzia Smiraglia:
“La roggia – ha specificato – rappresenta un grande valore storico culturale per la nostra città. Nelle nostre linee di mandato uno degli obiettivi è proprio quello di riattivarla. Il progetto del 2021 ha messo in atto una prova di tenuta idraulica, ma si è visto che si verificavano delle perdite, pertanto è necessario procedere con l’impermeabilizzazione dell’alveo per evitare la dispersione, che comporta sia un consumo di acqua ma anche energetico. L’intervento, che dovrà essere coerente con le caratteristiche della roggia, però, dovrà essere presentato alla Soprintendenza prima di essere concretizzato”.