Seregno

In ospedale la protesta dei pazienti dializzati

Un'assemblea per affrontare il trasferimento dei malati dal presidio di via Verdi alle strutture di Desio, Carate e Limbiate: "Avvisati troppo tardi"

In ospedale la protesta dei pazienti dializzati
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Disagi e difficoltà per i pazienti del Centro dialisi dell'ospedale Trabattoni Ronzoni di Seregno, che dovranno essere trasferiti nei nosocomi di Carate e Desio. Assemblea dei pazienti e dei familiari, che protestano. I medici: "Abbiamo considerato ogni alternativa".

Assemblea all'ospedale di Desio

Botta e risposta tra medici e pazienti, nei giorni scorsi, nel corso di un'assemblea presso l’aula magna dell’ospedale Pio XI di Desio: al centro degli interventi il trasferimento di 55 pazienti del Centro dialisi dell’ospedale Trabattoni Ronzoni e le diverse ipotesi su come permettere loro di proseguire la terapia. Il trasferimento avverrà a gennaio a causa dei lavori di ristrutturazione che inizieranno nello stesso periodo, importanti per l’adeguamento della struttura alle norme di sicurezza.

I pazienti dializzati a Desio, Carate e Limbiate

All'assemblea erano presenti il direttore generale di Asst Brianza, Carlo Alberto Tersalvi e il dottor Rodolfo Rivera, primario del reparto di Nefrologia dell’ospedale di Desio oltre al sindaco di Seregno, Alberto Rossi. Le opzioni, dopo alcuni mesi di approfondimenti, sono due. In un caso i pazienti dovranno essere trasferiti negli ospedali di Carate Brianza e di Desio, con l’aggiunta di un turno serale, a partire dalle 18.30 e che si concluderebbe dopo quattro ore, alle 22.30, in modo che tutti possano ricevere la terapia. Il turno si aggiungerebbe a quelli già esistenti del mattino e del pomeriggio. Nel secondo caso, l’edificio Montessori del presidio ospedaliero Corberi a Limbiate verrebbe convertito in un Centro dialisi, creando un nuovo spazio a disposizione.

La protesta dei pazienti e dei familiari

"Abbiamo vagliato ogni ipotesi da quando abbiamo saputo del trasferimento - ha affermato Tersalvi nel corso della riunione, molto partecipata - Sappiamo dei disagi che porta questo cambiamento e siamo qui per ascoltare le vostre esigenze". I pazienti presenti hanno lamentato una comunicazione tardiva per riorganizzare i trasferimenti in ospedale ed "è troppo complesso accontentare tutti".

C'è chi lamenta l'orario serale, chi le maggiori distanze da percorrere.

"Siamo 55 persone che chiedono l’opzione più comoda per loro - ha affermato un’altra tra i presenti, rivolta alla direzione sanitaria - Vi pone nella condizione di scegliere chi tutelare".

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