Quando la piccola Vedano fu il set del grande De Sica
Silvana Biassoni ha recitato come controfigura della protagonista nel film "Il giardino dei Finzi Contini" del regista Vittorio De Sica
La piccola Vedano al Lambro, in pochi lo sanno, è stata la Hollywood della Brianza.
Vedano come Hollywood
I ricordi di Silvana Biassoni, titolare dello storico bar di via 4 Novembre, vanno indietro nel tempo fino al 1971.
Abbiamo recitato nello stesso film e, tra l’altro, abbiamo anche la stessa età essendo tutti e due del 1943. Era un davvero un bell’uomo.
Un ricordo nitido quello della vedanese a seguito della morte - la scorsa settimana - dell’attore 78enne Lino Capolicchio, protagonista del film e Premio Oscar «Il giardino dei Finzi Contini».
Abbiamo recitato nello stesso film. Molte scene erano infatti girate nel giardino di Villa Litta e ricordo ancora molto chiaramente quando fui ingaggiata dall’aiuto regista di Vittorio De Sica. Era il marzo del 1971 e mai mi sarei aspettata di finire tra i figuranti del celebre film. Ho incrociato il protagonista, è stata un’emozione davvero unica.
Ha ha raccontato la vedanese con la voce commossa.
Il ricordo sul set
I ricordi volano indietro al 1971 e Silvana Biassoni, in quell’occasione, era già dietro al bancone dello storico bar di famiglia.
Quel giorno aveva nevicato e io come sempre ero a lavoro quando nel bar è entrato un uomo, che poi ho scoperto essere l’aiuto resista di De Sica, che mi chiese se conoscevo una giovane ragazza e una signora anziana “vecchia, vecchia, vecchia” da ingaggiare come controfigure della protagonista del film e di sua nonna - ha spiegato Silvana Biassoni - Allora mi sono proposta io per la figura di Micòl Finzi Contini (interpretata anche da Dominique Sanda, Ndr) e per il ruolo dell’anziana nonna avevo convinto una mia vicina di casa, Teresa Castoldi, che all’epoca abitava nel mio stesso cortile.
Un provino «lampo» e poi, già nel pomeriggio, le due vedanesi erano sul set accanto al grande Vittorio De Sica.
Dopo il provino al bar, la registrazione
Dopo il provino "improvvisato" dietro al bancone dello storico locale di via 4 Novembre in centro Vedano, giunse il momento della registrazione della scena.
Ci era stato detto di farci trovare davanti alla portineria di Villa Litta alle due del pomeriggio - racconta - Una volta arrivate siamo state accolte direttamente da De Sica, ricordo che aveva un cappello e un cappotto color cammello, e dal suo autista con il fez. Dovevamo girare la scena finale del film con noi a bordo di un’auto che attraversavamo il giardino innevato di Villa Litta. Abbiamo ripetuto la scena almeno quattro volte, io e la “nonna” sedute dietro, e il regista e l’autista seduti davanti.
Il percorso tra la villa e il cancello in fondo alla discesa di via Ferrari è stato emozionante.
La mia vicina di casa, imbarazzata, recitava il Rosario in latino o addirittura in dialetto. Ricordo con chiarezza che De Sica, seduto davanti, si voltò verso di me e mi chiese cosa stesse facendo la Teresa. E’ stato davvero un onore poter recitare, seppur come controfigura della protagonista in poche scene, in un film del calibro del “Giardino dei Finzi Contini”. Lino Capolicchio, invece, è stato un grande attore e un grande interprete. Il cinema perde un vero professionista.
Ha sottolineato Silvana Biassoni, guardando con nostalgia l'ingresso del parco di Villa Litta su piazza Bonfanti.
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