Arcore

"Quei lavori ci penalizzano", i residenti chiedono al sindaco lo stop immediato del cantiere stradale

Petizione inviata nel municipio arcorese da parte di una cinquantina di famiglie residenti nelle vie Toti, Pasubio, Diaz e Garibaldi

"Quei lavori ci penalizzano", i residenti chiedono al sindaco lo stop immediato del cantiere stradale
Pubblicato:

"Quei lavori stradali ci penalizzano", i residenti raccolgono le firme e scrivono al sindaco di Arcore Maurizio Bono e agli assessori Lorenzo Belotti e Luca Travascio  al fine di fermare  immediatamente il cantiere iniziato lo scorso 27 maggio 2024 nel quadrilatero che comprende le vie Toti, Pasubio, Diaz e Garibaldi che si trovano sul territorio arcorese, al confine con Vimercate, nel quartiere "Arcore Sud", poco distanti da via Battisti.

Lavori, che, ricordiamo, riguardano soprattutto il rifacimento/realizzazione ex novo di alcuni marciapiedi e la relativa eliminazione degli stalli di sosta.

Le famiglie scrivono alla nostra redazione

Insomma se è vero che, in generale, nella maggior parte dei casi i residenti chiedono invano ai vari comuni di intervenire per riqualificare zone della città ammalorate, in questo caso la problematica è ben più complessa.

Una clamorosa presa di posizione quella assunta da una cinquantina di famiglie che lo scorso 2 giugno inviarono una lunga missiva in Comune per esporre le loro criticità. Ad oggi, 12 giugno 2024, però, per loro stessa ammissione, non hanno ricevuto alcuna risposta da parte del sindaco e degli assessori e per questo hanno interpellato la nostra redazione per raccontarci la loro versione dei fatti.

La petizione

"Abbiamo raccolto le firme e protocollato una petizione poichè vogliamo testimoniare il dissenso e la preoccupazione in merito ai lavori - si legge nella petizione - In particolare vogliamo sottolineare che l'allargamento del marciapiede da un lato della strada e l'eliminazione del marciapiede opposto generano una situazione di concreto ed oggettivo pericolo per i residenti dal lato senza marciapiede che, uscendo dal cancello pedonale, si trovano direttamente sulla carreggiata senza alcuna protezione. Il pedone bambino, disabile in carrozzina o adulto con passeggino, uscendo dalla propria abitazione, si troverebbe costretto ad attraversare la carreggiata a doppio senso di marcia, preoseguire sempre in mezzo a detta carreggiata e arrivare al punto in salita del nuovo marciapiede per ivi proseguire. E' evidente il concreto pericolo".

Il nodo parcheggi

I residenti lamentano anche il fatto che la realizzazione di nuovi marciapiedi andrà inevitabilmente ad eliminare stalli di sosta.

"I lavori non tengono conto anche dell'attuale situazione relativa ai parcheggi - prosegue la petizione -  Il quartiere presenta attualmente un numero considerevole di macchine parcheggiate in strada, per assensa di ricoveri interni e di aree limitrofe comunali apposite. Vengono così privati i cittadini solo di uan zona di parcheggio, ma si rende difficile l'assistenza sanitaria ai residenti, sante la mancanza di una sonza di sosta e fermata. Inoltre contestiamo la perdita di valore degli immobili causata proprio dalla scelta del comune".

Il cantiere

Secondo i residenti anche il cantiere non rispetterebbe le normative in materia di cantieri stradali. "La messa in opera della segnaletica temporanea richiede rilessione e buon senso. Nel cantiere è facilmente rilevabile segnaletica posizionata in maniera scoordinata, non leggibile, usurata e incompleta. Inoltre non sono apposti i segnali di pericolo, restringimento della carreggiata, senso unico alternato inizio e fine cantiere".

"Violato il principio di uguaglianza"

Le famiglie lamentano il fatto che i lavori stradali violerebbero anche il principio di uguaglianza stabilito dalla Costituzione in quando "i residenti dal lato senza marciapiedi non hanno le stesse medesime tutele di coloro che risiedono, invece, dal lato opposto nonchè l'assoluta violazione delle norme a tutela dei disabili. Viste le peculiarità del quartiere si chiede di rivedere la soluzione adottata, ripristinando gli attuali marciapiedi larghi un metro, in deroga al progetto approvato, eliminando le barriere architettoniche esistenti su ambo i lati nel rispetto dei cittadini e della loro uguaglianza".

I residenti hanno diffidato il Comune a proseguire con le opere inerenti il cantiere sino alla concreta risoluzione delle problematiche contestate.

 

 

 

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie