Triuggio

Rancate ricorda l'ex parroco a cento anni dalla nascita

Don Paolo Colombo ha guidato la parrocchia per 47 anni contribuendo alla crescita della comunità.

Rancate ricorda l'ex parroco a cento anni dalla nascita
Pubblicato:

La comunità di Rancate ha ricordato la figura dell'ex parroco don Paolo Colombo, nel centenario dalla nascita.

L'ex parroco don Paolo Colombo

"Don Paolo Colombo è nato il 27 gennaio 1923 casualmente a Milano (come lui stesso diceva) perché il padre ferroviere era costretto a diversi trasferimenti - spiega in uno scritto il rancatese Rodolfo Suma - Infatti la famiglia era originaria di Osnago, dove don Paolo è cresciuto e ha maturato la sua vocazione. Una comunità e una famiglia che hanno favorito la sua scelta e hanno temprato il suo carattere determinato e forte. Ancora bambino, la famiglia si trasferì a Monza, dove Paolo frequentò la scuola elementare e, incoraggiato dalla maestra, il ginnasio (cosa proibitiva a quei tempi per il figlio di un operaio), per poi entrare in seminario a Venegono a 16 anni".

L'ordinazione sacerdotale

"Fu ordinato sacerdote dal Cardinale Idelfonso Schuster il 15 giugno 1946 in Duomo a Milano e la sua prima destinazione fu il Collegio Arcivescovile di Saronno in mezzo ai ragazzi (come egli stesso ricordava). Nel frattempo continuò gli studi alla Cattolica alla facoltà di “Economia e Commercio”. A causa della salute cagionevole dovette abbandonare gli studi. Gli fu assegnata una nuova destinazione: Rancate, era il 14 settembre 1952 in occasione della festa patronale".

L'arrivo a Rancate

"Allora Rancate era una piccola frazione di 645 abitanti, compresi quelli di Ponte, dove nei primi anni don Paolo abitò nella casa adiacente alla chiesa. Don Paolo ricorda quanto, in questo primo periodo, fu preziosa la presenza dei suoi genitori che lo aiutarono non solo materialmente, ma anche nella sua missione pastorale. Gli abitanti erano operai che alla sera si dedicavano alla coltivazione dei propri
campi, gente buona, di fede salda che frequentava assiduamente la chiesa. Il parroco aveva un ruolo importante nella vita della comunità e don Paolo subito si impegnò a dotare il piccolo paese di strutture essenziali (per esempio la cartoleria) per adeguare lo stile di vita alla trasformazione economica e culturale in corso in quegli anni. Seguiva personalmente la crescita cristiana e culturale dei piccoli, dei giovani e delle famiglie, incoraggiando, consolando e, quando necessario, rimproverando paternamente. Non ha mai mancato di sottolineare l’importanza dell’istruzione e dell’educazione".

Ha dedicato la sua vita alla comunità

"Ha dedicato la sua vita alla nostra comunità con grande attenzione alle problematiche sociali e umane: ci ha insegnato a essere protagonisti nella società, a partecipare alla vita comunitaria in tutti i campi, dal sociale al politico, perché il cristiano vive la fede in modo completo, in ogni luogo e momento della sua vita. Con notevole intuizione e sforzi, seppe valorizzare il nostro Santuario, allora frequentato per la devozione alla Beata Vergine dei Miracoli, con iniziative di ristrutturazione che possiamo definire rivoluzionarie per il periodo, richiamando
l’attenzione e la curiosità degli amanti dell’arte, ma anche dando vita a un luogo sereno ed accogliente dove recarsi per la preghiera e il colloquio personale con Dio".

Le opere che l'ex parroco sostenne

"Tra le molte opere che don Paolo volle sostenere ne citiamo alcune: la casa parrocchiale fu costruita nel 1961, a seguire la scuola materna e l’oratorio, il rifacimento della piazza della chiesa, il rifacimento del campanile e la rifusione delle campane. Il restauro della chiesa si è protratto per circa venti anni: dalla sistemazione dell’interno al restauro degli affreschi, per ultimo la pavimentazione della chiesa e l’altare.
Nel 1999, dopo 47 anni alla guida della nostra parrocchia, per raggiunti limiti di età, ha lasciato l’incarico, ma ha scelto di continuare a stare con noi, suoi figli di una grande famiglia fino a quando è salito al Padre l’ 11 aprile 2007".

Il ricordo di don Paolo

"Resterà sempre nei nostri cuori il ricordo e la riconoscenza per il nostro pastore e speriamo che nelle nostre vite possa risuonare almeno qualcosa dei valori, della cultura, della fede e della dedizione che abbiamo appreso dal suo esempio. Nell’ultimo libro a lui dedicato ci ha lasciato questo messaggio: “Ai miei parrocchiani voglio dire di cercare di mantenere la parrocchia di Rancate nella sua particolarità, di avere a cuore l’asilo, di aver cura della chiesa che dopo gli accurati restauri ha conosciuto nuovi visitatori oltre ai devoti della Vergine Assunta.
Voglio dire di essere aperti ai cambiamenti ma anche saldi nelle radici”.

Il servizio sarà pubblicato anche sul Giornale di Carate in edicola da martedì 7 febbraio 2023.

Seguici sui nostri canali
Necrologie