Il commento

Revoca Cittadinanza Onoraria Mussolini a Seregno, soddisfatta Rete Associazioni e Giustizia sociale

"Per rispetto di tutte/i i seregnesi che contribuirono, anche a costo della propria vita, alla liberazione dalla dittatura fino a consegnarci la Democrazia".

Revoca Cittadinanza Onoraria Mussolini a Seregno, soddisfatta Rete Associazioni e Giustizia sociale
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Grande soddisfazione per la revoca, decisa dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Seregnodella Cittadinanza Onoraria conferita dal Comune in data 12 maggio 1924 a Benito Mussolini. Il plauso è arroivato in queste ore dalla "Rete Associazioni e Giustizia sociale  - Seregno", composta da molte associazioni (Anpi Seregno, Collettivo AG!Tamente, Comitato antifascista, Acli Seregno Aps, Gruppo Scout Agesci seregno1, Dare un'anima alla Città, Amici cinema Roma, Casa della sinistra, Cgil Monza Brianza, Cisl Monza Brianza e Legambiente Seregno)

Revoca Cittadinanza Onoraria Mussolini a Seregno, soddisfatta Rete Associazioni e Giustizia sociale

"Vogliamo ribadire la soddisfazione che proviamo per rispetto di tutte/i i seregnesi che contribuirono, anche a costo della propria vita, alla liberazione dalla dittatura fino a consegnarci la Democrazia come descritta dalla Costituzione della Repubblica Italiana" - hanno sottolineato le associazioni un comunicato congiunto

"Ricordiamo a tutti che qualcuno, pochi anni fa, ha deposto una lapide al Cimitero di Seregno in onore dei militanti della Repubblica di Salò che combatterono con la finalità di perpetuare violenza e sopraffazione. La Politica non è tutta uguale. Ieri, come oggi, è intollerabile che vi siano consiglieri comunali che, dietro a balbettanti “se" e "ma”, nascondono il disprezzo per la propria storia e il non riconoscimento, a partire dal ripudio del Fascismo, dei valori democratici fondanti la nostra Costituzione. Conoscenza e memoria siano ingredienti per i patrioti del presente e del futuro".

"Essere democratici significa essere antifascisti"

"Si è recentemente celebrato il Giorno della Memoria per rafforzare il ricordo di coloro che contribuirono, anche a costo della loro stessa vita, a liberare il nostro Paese dalla schiavitù del nazifascismo" - prosegue il comunicato. "Ogni giorno vogliamo testimoniare, insieme all’ANPI che è custode della pratica antifascista, l’impegno per la Legalità e la Giustizia Sociale.  Nessuno spazio nella nostra città, nessuna autorizzazione di raduni o manifestazioni, patrocini o contributi di qualsiasi genere a organizzazioni che siano in contrasto con i valori fondanti della nostra Costituzione Italiana. Essere democratici significa inevitabilmente essere antifascisti, lo dobbiamo per rispetto dei nostri patrioti che ci consegnarono la libertà".

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