Ricordando Liliana, uccisa nove anni fa
Il dolore della sorella dopo che nei giorni scorsi altre due ragazze sono state vittime di femminicidio: "Ogni volta è come rivivere tutto, è come se Liliana morisse ancora"

Ricordando Liliana, uccisa nove anni fa. Il dolore della sorella dopo che nei giorni scorsi altre due ragazze sono state vittime di femminicidio: "Ogni volta è come rivivere tutto, è come se Liliana morisse ancora"
Ricordando Liliana
Ricorre oggi, 10 aprile, l'anniversario della morte di Liliana Mimou, la 26enne di Limbiate uccisa nove anni fa dall'ex fidanzato (condannato a 16 anni di reclusione). Ogni volta che la sorella Eleonora ascolta al telegiornale la notizia di una donna uccisa per mano di un uomo, nel suo cuore si riapre una dolorosa ferita e la mente corre veloce a quel giorno terribile. Come è successo negli ultimi giorni, dopo l'omicidio di Sara Campanella e Ilaria Sula, entrambe 22enni.
Sono nove anni che mia sorella è volata in Cielo per mano di un amore sbagliato che amore non era - ha ricordato - In questi giorni si è parlato di altre due ragazze giovani e belle con una vita davanti, spente anche loro da uomini cattivi. Come si fa a combattere tutto ciò non lo saprei dire, si possono fare un sacco di fiaccolate e un sacco di eventi, ma non funziona. Sono vicina a tutte queste famiglie che piangono figlie, sorelle e madri: non ci sono parole, non esiste giustizia. Io sono qui ancora una volta a rivivere quello che è successo a Liliana tramite Giulia, Ilaria, Sara: ogni volta è come rivivere tutto, è come se Liliana morisse ancora e ancora e ancora e questo non finirà mai se non si fa qualcosa oggi. Oggi mi sento di dire a tutte le donne che vivono momenti di paura e che non si sentono al sicuro di scegliere per la loro libertà, di scegliere di vivere!
Una ragazza solare e generosa
Liliana era nata a Milano il 23 luglio 1989: una bella ragazza, con profondi occhi scuri, capelli lunghi, solare, socievole e generosa. Amava il suo lavoro di parrucchiera, era legatissima alla sua famiglia, i due fratelli e le due sorelle, la mamma, i nipoti e aveva tanti amici. Ogni anno, il giorno del compleanno di Liliana, i suoi famigliari la ricordano lanciando in volo palloncini o lanterne. La giovane è ricordata anche nello spettacolo annuale dell'associazione Senza veli sulla lingua che quest'anno sarà il 12 aprile sempre al teatro comunale.
"Era una ragazza semplice, che amava la famiglia e stravedeva per i suoi nipoti - ha continuato Eleonora - Era buona, solare, generosa, con un cuore grande. Abbiamo tre anni di differenza e siamo cresciute in simbiosi, eravamo come gemelle. Abbiamo fatto tantissime cose insieme, uscivamo con gli stessi amici, andavamo a ballare"
"Le fiaccolate non funzionano, ci vorrebbe qualcosa di diverso"
Eleonora si chiede spesso cosa si potrebbe fare in più per fermare questa continua serie di femminicidi:
"Vedo fiaccolate, minuti di silenzio ma non mi sembra funzionino, ci vorrebbe qualcosa di diverso. Io ho due figli adolescenti, un maschio e una femmina, sanno bene quello che è successo alla zia e sono molto sensibili al tema del rispetto. Io ho cercato di trasmettere loro l'importanza di certi valori ma non credo sia tanto un problema di educazione ricevuta dalla famiglia, ci sono una serie di fattori esterni che possono influenzare azioni e comportamenti, per esempio ci sono canzoni molto in voga tra i giovani che passano messaggi negativi o discriminanti nei confronti delle donne, la conseguenza è che certi modelli sbagliati si stanno normalizzando"
"Se qualcosa non va parlatene"
Liliana è diventata un simbolo, come altre donne uccise da uomini che dicevano di amarle.
"Il mio consiglio a tutte le donne è, quando c'è un problema, di parlarne sempre - è l'accorato appello di Eleonora - Da genitore dico di non giudicare le scelte dei figli ma di avere un rapporto aperto con loro, e ai figli dico, se c'è qualcosa che non va di parlarne in famiglia e di non devono avere paura del giudizio. Non pensate di poter gestire una situazione, non sottovalutate niente, neanche la minima cosa"