Sara Riva è diventata suora di clausura a 27 anni
La giovane ha preso i primi voti il 5 settembre al Monastero delle Romite al Sacro Monte di Varese.

Sara Riva è diventata suora di clausura a 27 anni. La giovane ha preso i primi voti il 5 settembre al Monastero delle Romite al Sacro Monte di Varese.
Suora di clausura a 27 anni
La novese Sara Riva è diventata suora di clausura a 27 anni: ora è suor Maria Sara. Tre anni fa, la 27enne ha deciso di intraprendere il percorso verso la clausura. Il parroco novese Don Luigi Caimi ricorda bene quel momento: «Sara si era appena laureata. Ha una grande passione per l’immagine e il disegno, una donna di cultura – ha spiegato – E’ stato bello assistere a questa decisione». A soli 24 anni Sara è entrata in monastero come novizia.
Educatrice e animatrice in oratorio
Scelta non semplice da accettare e da comprendere per tutti: "E’ una ragazza con un carattere aperto, ci ha sempre aiutato come animatrice e educatrice in oratorio – ha continuato il parroco – E’ una vera grazia vedere questo amore profondo nei confronti del Signore". Era così giovane ma provava una devozione assoluta: "Non è un percorso leggero quello della clausura - ha continuato il Don - E' una decisione che fa sempre pensare e non ti aspetteresti mai che una ragazza così giovane prenda questa strada".
La vestizione è avvenuta il 5 settembre
Due settimane fa, però, ha dimostrato a tutti quanto sia ancora sicura e decisa del percorso intrapreso. Al suo fianco, durante la vestizione, in rappresentanza della comunità pastorale di San Grato c’era don Michael Pasotto. Mancano ancora sei anni a Sara per diventare suora romita: "In un mondo come il nostro che sembra essere importante l’apparenza e la visibilità, le suore di clausura si ritirano in preghiera – ha detto don Luigi – Non per questo, però, bisogna pensare che si nascondano. Anzi, loro sono molto più presenti di quanto pensiamo. Le auguro tanto di continuare così".
La lettera di Sara Riva alla città
La giovane non si è certo dimenticata della sua comunità e spesso scrive al parroco, sicura che passerà il messaggio ai fedeli novesi, che ancora la ricordano con affetto. Nell’ultima lettera a don Luigi, suor Maria Sara ha descritto l’anno appena trascorso, tra le difficoltà dovute alla pandemia e i suoi «sì» quotidiani, in attesa di quello più importante che ha prinunciato il 5 settembre. Dal Monastero delle Romite al Sacro Monte di Varese, parole di vicinanza senza accenni di malinconia, non per distacco, ma per fede: "Quest’ultimo anno di noviziato, l’anno canonico, è stato particolare, più raccolto e in un certo senso più isolato. Vi ho sentiti così ancora di più compagni di viaggio, dentro momenti di grande prova, ma anche nella scoperta di un nuovo modo di abitare il tempo che riporta a ciò che veramente ci è necessario per vivere – ha detto suor Maria Sara – Dentro questa realtà si è fatto spazio un nuovo affidamento, grazie ad una parola che mi sono sentita rivolgere fin da subito, una parola che nella Bibbia ricorre 365 volte come se ogni giorno, il Signore volesse dirmi e volesse dirci: non temere”.