Disastro

Scempio di Carnevale sul monumento ai Caduti

Sono state riposate le transenne dopo che i festeggiamenti hanno lasciato scritte e vandalismi

Scempio di Carnevale sul monumento ai Caduti
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Sono tornate le transenne attorno al monumento ai caduti di piazza Trento e Trieste a Monza dopo lo scempio di Carnevale.

Transenne sul Monumento ai Caduti

Purtroppo la loro posa è stata tardiva dopo che lo scempio di Carnevale si era in parte già consumato. C'è stato, infatti, un autentico “assalto” di Carnevale al monumento, con relativi danni (ancora da quantificare) al verde e al monumento stesso. Il tutto, ed è quello che spiace di più, sotto gli occhi di mamme e nonni che non sono intervenuti.
Tutto è iniziato tra sabato 1 e domenica 2 marzo: in piazza ci sono le bancarelle del mercatino francese, arrivano anche le prime mascherine. Nei due giorni, e nei giorni successivi, la Sangalli conduce le consuete operazioni di pulizia, ancor più necessarie data la presenza di coriandoli e stelle filanti, con mezzi poco impattanti: una sorta di maxiaspirapolvere condotta da un addetto appiedato.
Lo scempio avviene però nella giornata di lunedì 3 marzo: le scuole sono chiuse, le mascherine invadono la piazza e il monumento.

Scempio di Carnevale

Bambini ovunque sul Monumenti ai caduti, che calpestano le pianticine di falso gelsomino messe a dimora un anno fa e che stanno iniziando a infoltire i bordi dell’aiuola, camminano sui tubi dell’impianto di irrigazione, in particolare nell’aiuola con lo stemma del Comune. Compaiono anche delle scritte nere sulle pareti del monumento. Genitori e nonni assistono allo scempio, si limitano a fare selfie e foto a volontà. Dalle finestre del Municipio si assiste con sgomento alla scena, in diretta. Parte l’ordine immediato di transennare il monumento, ma ormai il danno è fatto. Senz’altro ci sarà da verificare lo stato delle piantine e dell’impianto di irrigazione, e cancellare le scritte. In municipio decidono che le transenne restino fino a domenica 9 compresa, una volta esaurito anche il carnevale ambrosiano.

Le parole di Longo

Un episodio sul quale il consigliere di opposizione Massimiliano Longo (FI) non intende transigere: «È la dimostrazione di inefficace azione posta in essere con spesa di 50mila euro - ha tuonato - L'azione doveva risolvere il problema, ma non è così. A carnevale come prevedibile sono dovuti correre ai ripari dopo. La stessa cosa succederà col fuori Gp. Era opportuno pensare a una recinzione come concepita da amministrazione precedente per far capire che merita rispetto. A questo si aggiunge il parcheggio selvaggio per tre giorni dei mezzi e furgoni parcheggiati in piazza Trento per via del mercatino. Inappropriato assolutamente».

La sistemazione delle aiuole

Come si ricorderà giusto un anno fa era stata avviata la sistemazione del monumento. Esclusa una recinzione fissa (pure chiesta da qualcuno), si era optato per una barriera verde in falso gelsomino, assai tappezzante, che dovrebbe avere una funzione deterrente: far capire, insomma, che non è il caso di salire sull’erba del monumento, lasciando peraltro libero l’accesso sulle scale.

Ora: il gelsomino richiede il suo tempo per infoltirsi e dopo un anno potrebbe non essere ancora in grado di fare deterrenza. E i danni subiti in questi giorni non lo aiuteranno certo. Resta il fatto che se mancano il senso civico e il rispetto per il monumento e per i caduti, non ci sono barriere o aiuole che tengano. La triste conclusione purtroppo è questa. L’anno prossimo forse sarebbe il caso di posare le barriere per tempo: saranno brutte, ma se la gente è maleducata…

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