Usmate Velate

Sindaco e assessori rinunciano all'aumento di stipendio

Confermata la linea di indirizzo tracciata nel 2022: gli emolumenti restano inferiori del 40% a quanto previsto dalla nuova normativa nazionale

Sindaco e assessori rinunciano all'aumento di stipendio
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Sindaco e assessori del Comune di Usmate Velate rinunciano all'aumento di stipendio, confermando la linea d'indirizzo già tracciata nel 2022. I compensi restano dunque inferiori del 40% a quanto previsto dalla nuova normativa nazionale.

La rinuncia dell'aumento

La Giunta Comunale già nel 2022 aveva scelto di non procedere all’adeguamento delle indennità nelle misure previste dalla normativa, ma di procedere a una volontaria riduzione pari a circa il 42,40% dei nuovi importi spettanti ai sensi di legge. In particolare, era stata respinta la facoltà di adeguamento delle indennità alla normativa nazionale.

“Con decisione unanime della Giunta comunale nel marzo del 2022, io e i miei assessori avevamo respinto la facoltà di adeguamento delle indennità alla normativa nazionale - sottolinea il sindaco Lisa Mandelli in occasione dell'aumento permanente dello stipendio per i sindaci entrato in vigore ad inizio anno - Quella scelta è confermata anche oggi: i nostri emolumenti restano inferiori del 40% a quanto previsto dalla nuova normativa nazionale”.

Le cifre

In particolare, per Usmate Velate, al sindaco (da cui poi derivano i compensi di tutti gli amministratori) sarebbe spettata una indennità pari a 4.140 euro lordi, a fronte dei 2.258 euro lordi attualmente percepiti. Il sindaco continuerà invece a percepire la medesima cifra e non sono previste variazioni per gli stipendi di assessori e presidente del Consiglio.

"La scelta di ridurre le indennità del 40% rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale va nella direzione dello spirito di servizio che anima noi amministratori – prosegue il primo cittadino – Pur dovendo affrontare molteplici responsabilità e dovendo inevitabilmente rinunciare ad impegni lavorativi per far fronte a quelli amministrativi, io e la mia Giunta riteniamo che non si possa accettare un incremento dello stipendio del 40% in un momento di così particolare difficoltà socio-economica che percepiamo nella nostra collettività e, più in generale, nella popolazione italiana”.

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