Il sindaco di Meda "intrappolato" nel parcheggio interrato
In piazza Risorgimento niente bancomat, né EasyPark e Luca Santambrogio era senza denaro in contanti. Il racconto in Consiglio: "Mi ha preso il panico"
Attimi di "panico" per il sindaco di Meda, nonché presidente della Provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio, rimasto "intrappolato" nel parcheggio interrato di piazza Risorgimento a Seregno.
Il sindaco "intrappolato" nel parcheggio
"Avevo messo l’auto nel parcheggio di piazza Risorgimento e quando sono tornato, dato che non avevo contanti, ho pensato di poter pagare il costo della sosta, pari a 1,25 euro, con la carta di credito oppure con EasyPark - ha raccontato il sindaco - Ma in quel posteggio non c’è la possibilità di pagare, né con l’una né con l’altra modalità. Mi ha preso il panico e non ho potuto fare altro che risalire e cercare una banca per prelevare".
Il racconto in Consiglio comunale
Il primo cittadino ha raccontato la sua disavventura durante il Consiglio comunale medese, convocato prima di Natale. Tra i punti all’ordine del giorno, infatti, c’era la ricognizione annuale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, nei quali rientrano anche i parcheggi a pagamento, che a Meda sono gestiti da Assp. "A parità di posti blu abbiamo registrato un aumento delle entrate, che sono passate dai 69.996 euro dell’anno scorso agli 83.266 di quest’anno", ha spiegato il primo cittadino in assise.
A Meda aumenta l'utilizzo di EasyPark
Il primo cittadino medese ha poi annunciato con soddisfazione l’aumento dell’utilizzo dell’app EasyPark, "che consente di pagare esattamente per il tempo di permanenza negli stalli". Da qui il racconto della disavventura in quel di Seregno. La condizione dei parcheggi comunali, in gestione a un privato, è uno dei temi più dibattuti anche nella politica seregnese e il sindaco, Alberto Rossi, ha sempre ammesso delle criticità, in attesa del prossimo bando per la concessione all'operatore privato con alcune migliorie, fra cui i sistemi di pagamento. In passato molte strutture, utilizzate anche dai senza dimora come luoghi di riparo, hanno subito diversi vandalismi e danneggiamenti.