Arcore

Svelato il monumento dell'artista Gianblu a ricordo delle vittime delle Foibe

Oggi pomeriggio, sabato 10 febbraio, è stato svelato il monumento in ricordo delle foibe ubicato in via San Martino

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Ad una manciata di metri di distanza da Villa San Martino di Arcore, la storica dimora dell'ex premier Silvio Berlusconi, scomparso nel giugno dello scorso anno,  è già stato svelato oggi pomeriggio, sabato 10 febbraio 2024, un monumento alla memoria dei martiri delle Foibe.

Si tratta di un'opera realizzata dall'artista  Gianluca Limonta, conosciuto da tutti come "Gianblu" e che si trova accanto all’area giochi di via San Martino.

Le foto della cerimonia di pomeriggio

A svelare il monumento c'era il sindaco Maurizio Bono insieme all'esule istriano arcorese Franco Delise e ai membri dell'Associazione Amici degli esuli Giuliano Dalmati". Il pomeriggio è proseguito in Sala del Camino con la presentazione del libro "Testimoni di un esodo" a cura di Donatella Salambat e Alberto Comuzzi.

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Presenti all'evento anche i consiglieri di opposizione Luca Monguzzi, Michele Calloni, Federico Bove e l'ex sindaco Rosalba Colombo. Ma il grande assente era Pino Tozzi. Il coordinatore di Fratelli d'Italia ha deciso di non presenziare alla cerimonia ancora in aperta polemica con l'Amministrazione comunale (era presente invece il consigliere "dissidente" Giovanni Timpano) e Daniela Sperti.

Non hanno fatto mancare la propria presenza anche i rappresentanti dell'Anpi guidati da Emanuela Restelli, i carabinieri in congedo, la Polizia locale, la Polizia Stradale e i volontari della Protezione civile.

Tanta commozione per le parole di Viganò

Una cerimonia coordinata dal capogruppo degli Alpini Valerio Viganò, iniziata con un saluto del sindaco e proseguita con la benedizione del monumento da parte del parroco don Giandomenico Colombo.

"Oggi è una giornata piovosa e triste - ha sottolineato Viganò - Sembra ancora di sentire il vento che soffia forte sull'altopiano del Carso. Sembra di sentire ancora i loro lamenti. Però, nonostante questo, l'erba e le piante continuano a rifiorire, un pò come l'ulivo posizionato in mezzo al monumento. Segno che la vita continua, l'erba ricresce e ricopre anche queste tragedie. Oggi siamo qui proprio per non dimenticare il sacrificio di questi italiani che hanno dato la vita".

"Oggi è un riportare alla luce la bellezza della nostra umanità e quel frammento di pace e di bene che abbiamo nel cuore non vogliamo affossarlo ma vogliamo farlo venire a galla", ha aggiunto don Giandomenico.

Le parole del sindaco Bono

"Anche la nostra Amministrazione ha voluto, per la prima volta, rendere omaggio a questa vicenda affinché non se ne cancelli il ricordo - ha sottolienato il sindaco -  Lo abbiamo fatto con un monumento significativo che ritrae due rocce che vogliono ricordare le foibe, rivestite nel lato interno di un metallo rilucente che crea un bellissimo effetto riflettente. Al centro delle due rocce si erge un ulivo, simbolo della speranza di pace".

 

 

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