Agrate Brianza

Trattativa fallita, Commscope conferma i 42 licenziamenti

La multinazionale americana conferma il taglio di un quarto del personale; il Movimento 5 Stelle porta il caso in Regione.

Trattativa fallita, Commscope conferma i 42 licenziamenti
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Previsione confermata: la multinazionale tira dritto e ribadisce l’intenzione di licenziare 42 persone.

Fumata nera

Fumata nera dall’incontro che si è tenuto lunedì scorso, 17 ottobre, a Monza nella sede di Assolombarda, tra i vertici italiani di "Commscope" e la rappresentanza sindacali.

Annunciati 42 esuberi

L’azienda, che produce sistemi per la telecomunicazione e che ha il suo quartiere generale in Italia ad Agrate, aveva annunciato per il sito di via Archimede 42 esuberi, più di un quarto della forza lavoro presente.

Licenziati nonostante gli utili

Un nuovo taglio del personale dopo quelli già messi in atto in passato. Il tutto in barba ad una situazione economica florida per la multinazionale americana e in particolare per il sito di Agrate, che nell’ultimo triennio ha fatto registrare utili importanti. Nel mirino dei vertici a stelle e strisce è finita in particolare la unit "filtri" che verrà delocalizzata in Cina e in India.

Ora si tratta su incentivi e ricollocamenti

La decisione aveva indotto i lavoratori ad incrociare le braccia e a manifestare davanti ai cancelli, supportati dai rappresentanti della Cgil, in vista dell’incontro di lunedì. In particolare lavoratori e sindacato avevano chiesto lo stop alla procedura di licenziamento collettivo e l’eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali. L’azienda ha detto no. Ora si tratta su incentivi e ricollocamenti.

Il Movimento 5Stelle chiede un intervento della Regione

Nel frattempo nella vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Marco Fumagalli, che chiede un intervento di Regione Lombardia e che la questione venga portata all'attenzione della Commissione Attività Produttive.

"Ho chiesto siano ascoltate al più presto in Commissione Attività Produttive le rappresentanze della proprietà e delle organizzazioni sindacali in merito alla situazione della CommScope Italy S.r.l. - dichiara Marco Fumagalli - L’azienda di Agrate, che si occupa di progettazione e vendita di ricambi elettronici, ha infatti avviato la procedura di licenziamento collettivo in seguito alla decisione di delocalizzare all’estero parte dell’attività. I commissari devono essere informati in merito a quanto sta accadendo e alle conseguenze che questo comporta per i quarantadue dipendenti della società. Il Movimento Cinque Stelle si è sempre battuto sia in Regione Lombardia, dove ha presentato diversi atti, sia al Governo, per impedire che le delocalizzazioni selvagge potessero arrivare a minare la stabilità economica e sociale, soprattutto di quel tessuto produttivo che caratterizza la Lombardia e la Brianza. Lo scorso anno abbiamo assistito al caso della Gianetti ruote, se questa maggioranza non è in grado di impedire che casi simili si ripetano con inquietante regolarità, allora forse è il caso prenda atto del fallimento delle proprie politiche del lavoro. Altrimenti intervenga calendarizzando immediatamente questa richiesta di audizione, dopodiché attivando quanto di sua competenza per tutelare i dipendenti della CommScope Italy S.r.l".

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