Tribune "abusive": l'Autodromo presenta ricorso al Tar contro il Comune
Cinquemila posti non sarebbero a norma

Tribune abusive: l'Autodromo presenta ricorso al Tar contro il Comune di Monza.
Tribune abusive
Tutto nasce da una serie di controlli effettuati a fine agosto dalla Procura, pochi giorni prima della tre giorni del Gran Premio (l'importantissima kermesse del centenario del circuito che, oltre al record di pubblico avrebbe fatto registrare anche il record di polemiche). Accertamenti effettuati dagli ufficiali della Polizia giudiziaria - sezione Ambiente ed Edilizia che, al termine dei controlli, avevano inviato al Comune il verbale nel quale avevano messo nero su bianco quanto riscontrato: tre tribune, realizzate decenni fa, non avevano i permessi. Erano dunque abusive. E per questo andavano smantellate.
Da parte sua il Comune, ricevendo tale verbale, aveva a sua volta inviato a Sias e Aci una diffida nella quale si chiedeva di procedere con l'abbattimento dei manufatti. Un atto dovuto, al quale Sias e Aci hanno risposto presentando ricorso.
Il ricorso al Tar
Un ricorso che non ha colto di sorpresa il Comune di Monza che ha deciso di affidarsi ai suoi legali interni e di costituirsi nel giudizio "al fine di ribadire la legittimità dei provvedimenti impugnati".
Autodromo nella bufera
I controlli del Comune che avevano coinvolto le tribune erano avvenuti in concomitanza con gli accertamenti legati alla Fanzone, sequestrata e dissequestrata più volte dopo che avevano cominciato a costruire campi da padel temporanei senza che nessuno sapesse nulla in merito. Un pasticcio per il quale è finita nella bufera l'ormai ex (unico) direttore generale dell'Autodromo Alessandra Zinno.