Seregno

Troppo rumore nella serata live al pub di via Sanzio. Dopo i rilievi di Arpa, il Comune spegne la musica

Il provvedimento dopo la rilevazione fonometrica in un appartamento confinante con il locale

Troppo rumore nella serata live al pub di via Sanzio. Dopo i rilievi di Arpa, il Comune spegne la musica
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Superati i valori limite di rumore ambientale stabiliti dalla legge in occasione di un evento di musica live. E’ l’esito della rilevazione fonometrica effettuata il 18 marzo scorso da Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, nell’appartamento confinante con l’Honey Badger di via Sanzio a Seregno.

Troppo rumore nella serata live al pub di via Sanzio. Dopo i rilievi di Arpa, il Comune spegne la musica

Era stata richiesta dal residente, che da tempo insieme ad altri abitanti lamenta il rumore notturno e il vociare provenienti dal pub ristorante in centro, soprattutto in occasione degli intrattenimenti dal vivo e nel fine settimana dal dehor nel cortile interno.

I tecnici di Arpa hanno effettuato le misurazioni dopo le 22, con le finestre chiuse, durante la performance di una rock band: è emerso un livello superiore a 30 decibel dB(A) rispetto alla soglia di 25 dB(A), sotto la quale ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile. Al termine dello spettacolo live, con il locale ancora aperto, il livello del cosiddetto rumore residuo notturno è invece rientrato nei limiti. Già in passato il Comune aveva emesso un’ordinanza per limitare agli eventi live.

«Il 21 marzo, tramite Pec, ho richiesto l’accesso agli atti al Comune – spiega il residente, che si è rivolto al nostro Giornale - e il 17 maggio ho ricevuto il verbale di Arpa, che conferma il superamento dei limiti».

Sulla questione, a metà aprile, il residente di via Sanzio ha avuto anche una conversazione telefonica con il comandante della Polizia Locale, Giovanni Dongiovanni, e l’assessore alla Sicurezza, William Viganò.

«Come atto dovuto, sono state imposte al titolare del locale le prescrizioni e le limitazioni di Arpa - fanno sapere gli uffici comunali, interpellati sulla vicenda - Si sottolinea che, anche in questo caso come in altri analoghi, sono state seguite rigorosamente le prescrizioni normative, nel rispetto delle tempistiche necessarie e delle competenze di ciascuno».

Amarezza nelle parole dei soci del locale

«Finora potevamo fare uno spettacolo live il sabato, una sola volta al mese, e in acustico senza batterie, né amplificatori. Adesso non possiamo più fare neanche questo e nemmeno il karaoke».

C’è molta amarezza nelle parole dei tre soci del locale, perché «questo non è un passatempo. Chi si lamenta non si è mai fatto vedere nel locale, magari si poteva trovare un’intesa. Così non ci fa chiudere il locale, ci fa perdere il lavoro. Altri residenti, invece, vengono tranquillamente a mangiare e a sentire la musica».

Nell’esercizio, oltre ai soci, ci sono quattro dipendenti.

«Abbiamo già speso tremila euro per l’impianto che elimina gli odori e avevamo già l’intenzione di insonorizzare il locale, sia all’interno che all’esterno. Adesso aspettiamo la multa, poi vedremo».

I soci ribadiscono che «stiamo cercando di fare il nostro lavoro e di non dare fastidio. In settimana abbiamo già ridotto l’orario con la chiusura a mezzanotte, invece della 1.30 o le 2, e vuol dire minore incassi. Così come la rinuncia alla musica, che richiama la clientela. Le multe fanno male al locale. E se andremo via noi, qui non ci sarà un convento perché è adibito a pub ristorante...».

Dopo il provvedimento dell’Amministrazione, i titolari del locale pubblico hanno chiesto un incontro in Comune.

(foto archivio)

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