Solidarietà

Ucraina, Cecchetti "Piena disponibilità ad aiutare le famiglie in fuga"

"I nostri sindaci sono pronti ad attivare servizi di solidarietà e di aiuto".

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Solidarietà al popolo ucraino da parte dell'onorevole Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier e da parte Giacomo Ghilardi, coordinatore regionale sindaci Lega della Lombardia.

Ucraina, Cecchetti "Piena disponibilità ad aiutare le famiglie in fuga"

"Gli oltre 200 sindaci della Lega in Lombardia danno la loro piena e immediata disponibilità per fare tutto quanto possibile per aiutare, e dove ci sono le strutture anche per accogliere, le famiglie di profughi in fuga dall'Ucraina" - hanno fatto sapere Cecchetti e Ghilardi.

"Non solo - affermano - i nostri sindaci sono pronti ad attivare servizi di solidarietà e di aiuto per coordinare, con volontari e associazioni, raccolte di medicinali, viveri, vestiario, tutto quanto possa aiutare la popolazione ucraina".

La situazione

Intanto come riportano i colleghi di NewsPrima.it oggi, lunedì  28 febbraio 2022, potrebbe essere un giorno decisivo per la guerra in Ucraina. Kiev e Mosca inizieranno i negoziati al confine con la Bielorussia. Ma intanto Vladimir Putin agita lo spettro del nucleare.

Ucraina-Russia, via ai negoziati

Le prossime 24 ore dunque saranno cruciali per l’Ucraina: lo ha sostenuto anche il presidente Volodymir Zelensky in una conversazione telefonica con il premier britannico Boris Johnson. E lo ha detto poi anche su Twitter, aggiungendo di avere avuto anche una conversazione telefonica con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, con la quale avrebbe parlato anche dell'ingresso dell'Ucraina nella Ue.

Ore decisive perché al confine con la Bielorussia partono i negoziati di pace. Quella stessa Bielorussia che von del Leyen ha annunciato che sarà sanzionata e che i media di Kiev sostengono stia per unirsi alla Russia nella guerra.

L'incontro è fissato in mattinata sulle sponde del fiume Pripyat.

Intanto Putin agita lo spettro atomica

Zelensky però ha dichiarato di non credere molto alla riuscita dei negoziati, e l'ultima mossa di Putin sembra dargli ragione: il  presidente russo ha ordinato alle forze armate del Cremlino di mettere in stato di massima allerta le forze di deterrenza, comprese quelle nucleari.

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