Scontro tra sindacati

Uilm contro Cgil: "le bugie hanno le gambe corte"

Dopo le accuse del segretario della Fiom Cgil di aver ricevuto gravissime minacce, la UIlm lo accusa di aver mentito

Uilm contro Cgil: "le bugie hanno le gambe corte"
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Le accuse durissime ("contro un delegato è stata rivolta la minaccia: ti sparo in fronte") e la replica altrettanto dura ("le bugie hanno le gambe corte"): in queste ore si sta consumando lo scontro tra Cgil e Uilm con, sullo sfondo, la ST di Agrate Brianza

Lo scontro

Tutto è divampato dopo le durissime accuse pronunciate da Pietro Occhiuto, segretario Fiom Cgil Monza e  Brianza, che ha denunciato di essere stato minacciato dal delegato di un'altra organizzazione sindacale (senza specificare quale) con la frase "Ti sparo in fronte con una calibro 45".

Parole cui hanno fatto seguito tanti attestati di solidarietà e un comunicato formale della Fiom

Ma nella serata di ieri è arrivata la replica della UIlm con un emblematico comunicato dal titolo: "Le bugie hanno le gambe corte"

La replica

"Abbiamo appreso da un comunicato della Fiom Cgil di Agrate che, nella giornata di ieri, un delegato avrebbe rivolto al segretario Fiom Cgil di Agrate, signor  Occhiuto, la frase: "Ti sparo in fronte con una calibro 45." Se i fatti si fossero svolti realmente in questi termini, si tratterebbe di un episodio gravissimo. Tuttavia,
ci chiediamo: i fatti sono davvero andati come il signor Occhiuto li ha descritti? Dopo aver ascoltato il delegato coinvolto nell'accaduto, abbiamo raccolto una versione differente".

La seconda versione

"All’uscita delle assemblee, il  signor  Occhiuto si sarebbe rivolto al delegato dicendogli: "Eccolo il fascista che ha votato la Meloni." A questa provocazione, il delegato avrebbe risposto: "Se fossi stato un fascista, ti avrei sparato in fronte con una calibro 45, ma non lo sono." L'intenzione della frase era evidentemente quella di sottolineare l'inappropriatezza del termine utilizzato dal signor Occhiuto, che con il suo linguaggio ha di fatto identificato il delegato come una persona malvagia o pericolosa. Invitiamo il signor  Occhiuto a prestare attenzione ai termini che utilizza e a rispettare la libertà di espressione e di voto di ogni lavoratore. Nessuno dovrebbe essere etichettato come fascista o con altre definizioni offensive solo perché ha un pensiero diverso da quello della Fiom Cgil. Inoltre, suggeriamo al signor Occhiuto di evitare di fare la vittima, considerando che in passato alcuni delegati Fiom Cgil di Agrate si sono resi protagonisti di episodi ben più gravi".

Gli esempi della Uilm

"Al termine di un’assemblea, la nostra coordinatrice  Cavarra è stata avvicinata da alcuni delegati Fiom Cgil, uno dei quali le ha urlato in faccia: "Devi stare zitta, devi tacere!" Poco dopo, un altro delegato Fiom si è avvicinato, ha addossato il suo viso contro quello della nostra coordinatrice con fare minaccioso e ha urlato: "Bastarda… devi stare zitta, devi tacere, devi crepare! Non sai fare neanche un discorso… zitta devi stare… ti devi attaccare al caxxo!" Per questo episodio gravissimo è già stata presentata querela. Eppure, non ci sembra che ci sia stata la stessa enfasi mediatica da parte della Fiom Cgil. Invitiamo il signor Occhiuto a recuperare il consenso tra i lavoratori attraverso una seria riflessione sul modo in cui sta rappresentando i propri iscritti, invece di cercare di passare per vittima. Perché,
onestamente, non ci crede nessuno".

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