Cesano Maderno

Un calcio al pallone e alle differenze

Padre in porta, figlio a centrocampo, i Nigretti giocano nel San Bernardo che milita nel campionato integrato del Csi

Un calcio al pallone e alle differenze
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Padre in porta, figlio a centrocampo, entrambi al servizio della stessa squadra. Succede se la squadra è il San Bernardo, che si allena e gioca le partite casalinghe del campionato di calcio integrato del Csi, sul campo in erba sintetica dell’oratorio di Cassina Savina a Cesano Maderno.

Un calcio al pallone e alle differenze

La squadra è nata nel 2019 da un’intesa tra l’Equipe 2000 del Villaggio Snia e il San Bernardo di Cassina Savina con l’obiettivo di costituire una realtà in cui atleti disabili e normodotati potessero giocare insieme, in un clima di accoglienza e inclusione. In campo, nei due tempi da venti minuti ciascuno, scendono quattro atleti disabili e quattro atleti normodotati, così da avere un equilibrio numerico che permette a tutti di avere un ruolo attivo nel corso della partita e un confronto tra diversità. Tutti i giocatori hanno modo di esprimersi a seconda delle proprie abilità. Nel San Bernardo giocano dodici ragazzi con disabilità. Abitano con le loro famiglie a Cesano e dintorni.

Giancarlo Nigretti, 59 anni, che del San Bernardo è sia portiere che dirigente, è papà di Nicolò e Andrea, due fratelli gemelli di 21 anni con autismo, cresciuti a pane e Juventus («E’ la squadra di famiglia, una fede trasmessa da mio papà Lorenzo prima a me e poi ai ragazzi» dice Nigretti, un passato da giocatore, allenatore e dirigente all’Equipe 2000 della Snia).

«Fino all’anno scorso in squadra c’erano entrambi, quest’anno Andrea si è preso una pausa per dedicarsi allo studio: si sta per diplomare all’Ecfop di Desio, all’istituto Paola Di Rosa» racconta «Gianca», come lo chiamano tutti i compagni di squadra, mentre risponde al telefono da PizzAut di Cassina de’ Pecchi, la pizzeria gestita da ragazzi autistici dove Nicolò sta facendo tirocinio lavorativo. Sono in pensione e do una mano dietro le quinte a questa associazione che sta facendo tanto per i nostri ragazzi» spiega.

Nella giornata della Festa del Papà, nella casalinga con l’Ausonia gialla di Oreno di Vimercate, ottava giornata di campionato, papà e figlio hanno dato il meglio in una partita in cui non si sono visti avversari, ma un unico gruppo affiatato, coeso, rispettoso delle fatiche di molti e forte della massima disponibilità di tutti.

"Vederli in campo è un'emozione grandissima"

L’entusiasmo in campo dei ragazzi di mister Carmine Pantanella è sempre contagioso e spinge i dirigenti ad alzare sempre di più l’asticella della sfida chiamata «autonomia», che per le persone disabili significa poter vivere una vita al massimo delle loro possibilità. Papà Giancarlo, che la paura della disabilità l’ha «parata» anni fa, «quando i dottori hanno diagnosticato un disturbo dello spettro autistico a Nicolò e Andrea, che avevano tre anni», si batte con la moglie Marialuisa perché «i ragazzi possano essere autonomi e indipendenti nella vita di tutti i giorni. Vederli in campo a giocare e divertirsi, parlo da papà, non da dirigente, è un’emozione grandissima. Una gioia immensa».

Parola d'ordine, divertimento

Gli allenamenti del San Bernardo sono al venerdì sera, le partite la domenica mattina, ogni due settimane, e si concludono spesso con «un terzo tempo di festa, tra trenini, musica e panini mangiati in compagnia». La parola d’ordine è divertimento. «Vogliamo che questa occasione sia un’opportunità di crescita per i nostri ragazzi - dice Nigretti - Ma allo stesso tempo un aiuto per i genitori che si occupano di loro tutti i giorni, che affidandoli a noi hanno qualche ora di sollievo». Domenica, alle 11, all’oratorio di Cassina Savina, l’ultima di campionato con il Futura Segrate.

(nella foto di copertina Giancarlo Nigretti, 59 anni, dirigente del San Bernardo calcio integrato, con i figli Nicolò e Andrea)

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