Un nuovo strumento operativo per monitorare il fenomeno degli occhi pollini in Brianza
La Provincia ha presentato una nuova infrastruttura digitale per gli addetti ai lavori destinata alla raccolta dati.
La Provincia, che da sempre segue con attenzione e monitora il fenomeno degli occhi pollini in Brianza, ha presentato un nuovo strumento utile a promuovere il monitoraggio e la raccolta dati proprio su questo fenomeno geologico che rappresenta una fragilità della fascia pedemontana lombarda.
Un nuovo strumento operativo per monitorare il fenomeno degli occhi pollini in Brianza
Si chiama Oplà ed è destinato a tecnici e addetti ai lavori ai quali è stato presentato durante il webinar di aggiornamento “Gli occhi pollini nel territorio di Monza e Brianza” promosso da Regione Lombardia, BrianzAcque, Ato MB, l’ordine dei geologi della Brianza; l’ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia MB; l’ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali; il collegio dei geometri e geometri laureati di Monza e Brianza.
Ma cos'è questo nuovo strumento? Si tratta di un’infrastruttura, un modulo che consente la raccolta dati ed è accessibile attraverso la piattaforma informatica ESRI Survey123 che operatori tecnici, di sicurezza e professionisti possono utilizzare per inviare segnalazioni relative alla presenza di cavità che possono essere ricondotte al fenomeno degli occhi pollini. Non è, pertanto, uno strumento di segnalazione da utilizzare in situazioni di emergenza, sottolinea l'Amministrazione provinciale in una nota.
“MB è la prima Provincia lombarda che sta effettuando una analisi conoscitiva approfondita del fenomeno degli occhi pollini a supporto della pianificazione territoriale. Lo sforzo che il nostro Ente sta portando avanti con questo studio è fondamentale per promuovere il fenomeno da curisoità geologica a tema di dissesto, un passaggio fondamentale per poter orientare politiche di mitigazione e prevenzione. – spiega il Vice Presidente della Provincia MB Riccardo Borgonovo – Grazie ad Oplà una vasta platea di operatori del territorio potrà contribuire alla raccolta delle informazioni utili al monitoraggio del fenomeno da parte dei nostri uffici tecnici”.
Storia e monitoraggio degli occhi pollini in Brianza
La più importante manifestazione recente degli effetti degli occhi pollini in Provincia si è avuta nel giugno 2016, tra i Comuni di Bernareggio e Aicurzio, causando ingenti danni ad abitazioni e ad attività commerciali. Proprio a Bernareggio il 14 giugno del 2016 parte della via Dante era collassata dopo forti piogge a causa di un occhio pollino. A sprofondare erano stati diversi metri quadrati di asfalto e la strada era rimasta chiusa per più di un anno.
A seguito di tale evento, rispondendo alla richiesta di diverse Amministrazioni Comunali, la Provincia di Monza e della Brianza ha promosso l’avvio di una nuova fase di studio del fenomeno degli occhi pollini per aggiornare il quadro attualmente contenuto nel PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale), per raffinare le indicazioni operative per la pianificazione territoriale e per sviluppare i meccanismi di collaborazione interistituzionale necessari all'iscrizione del fenomeno degli occhi pollini tra le problematiche di dissesto idrogeologico del territorio.
Grazie all'azione di coordinamento operata dalla Prefettura, nel luglio 2018 è stato sottoscritto un primo protocollo di collaborazione, tra Provincia, ATO e la società BrianzAcque (gestore del servizio idrico integrato), finalizzato alla sperimentazione di una modalità operativa di aggiornamento del quadro conoscitivo relativo al fenomeno degli occhi pollini su un primo bacino di 15 Comuni.
Con il supporto di Regione Lombardia, nel febbraio 2019, è stato inoltre definito e sottoscritto un ulteriore accordo di collaborazione per consentire la massima condivisione di informazioni e risorse sul tema dal livello comunale fino a quello statale, arrivando a coinvolgere ISPRA per l’inserimento degli occhi pollini nel Database Nazionale dei Sinkhole.
L’aggiornamento del quadro conoscitivo relativo al bacino dei primi 15 Comuni si è concluso nel dicembre 2019; nel febbraio 2020 la Provincia di Monza, ATO e Brianzacque hanno sottoscritto un nuovo protocollo di collaborazione finalizzato ad estendere la raccolta di dati e le analisi a tutto il territorio provinciale.
Ora con questa nuova infrastruttura digitale a disposizione degli addetti ai lavori, il monitoraggio del territorio e la raccolta di dati possono contare su uno strumento in più.