Il caso

Una lettera a Bruce Springsteen per dire "no" al concerto al Parco. "Ci sono altri spazi attrezzati"

A firmarla Bianca Montrasio e Roberto D'Achille portavoce del Comitato Parco Antonio Cederna e del comitato “La Villa Reale è anche mia” insieme ad Anna Ferraresi, consigliera comunale del Gruppo Misto di Ferrara.

Una lettera a Bruce Springsteen per dire "no" al concerto al Parco. "Ci sono altri spazi attrezzati"
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Una lettera a Bruce Springsteen per dire "no" al concerto al Parco - luogo da preservare - e l'invito a cercare con gli amministratori locali possibili luoghi alternativi dove vivere l'evento live che si terrà a Monza il 25 luglio 2023.

Una lettera a Bruce Springsteen per dire "no" al concerto al Parco. "Ci sono altri spazi attrezzati"

E' questa in sostanza la problematica sollevata in una lettera indirizzata direttamente al cantante statunitense che, lo ricordiamo, qualche settimana fa ha annunciato l'avvio del suo tour mondiale che lo porterà anche Italia con tre date. Una di queste sarà a Monza, il 25 luglio del prossimo anno, all'interno del prato della Gerascia. Nulla da dire sull'evento, atteso e gradito da tutti, anche dagli autori della lettera indirizzata a Springsteen. Quel che invece li preoccupa è l'impatto ambientale che il concerto potrebbe avere su un'area dal grande valore storico, naturale, paesaggistico. Quali potrebbero essere le conseguenze sull'ambiente di quello che si prevede essere un appuntamento che farà convergere nel polmone verde brianzolo migliaia di persone?

Stando alla relazione storica presentata a corredo della lettera a Springsteen potrebbero essere conseguenze importanti; in un'area che purtroppo, dopo una serie di concerti negli anni scorsi, non ha ancora ripreso la sua configurazione di partenza: la cotica erbosa infatti risulta danneggiata ancora oggi. E poi ci sono le preoccupazione relative all’inquinamento prodotto dalle quantità ingente di rifiuti lasciati dal pubblico

Gli ideatori della lettera

A sollevare il problema sono stati Bianca Montrasio e Roberto D'Achille portavoce del Comitato Parco Antonio Cederna e del comitato “La Villa Reale è anche mia” e Anna Ferraresi, consigliera comunale del Gruppo Misto di Ferrara, città dove Springsteen si esibirà in un altro spazio verde molto conosciuto, il Parco Urbano Giorgio Bassani. I due monzesi, insieme alla Ferraresi, terranno una conferenza stampa il 24 giugno presso la sala dell'Arengo-Piazza del Municipio a Ferrara proprio per illustrare nel dettaglio tutte le perplessità sulle location scelte per i due grandi eventi in programma.

Nel frattempo hanno preso carta e penna e hanno scritto una lunga lettera a "The Boss" chiedendogli di invitare gli amministratori locali a trovare spazi più adeguati per l'organizzazione dei concerti.

La lettera

Di seguito la lettera integrale indirizzata al cantante a cui è stata allegata anche una relazione storica delle due "location" in cui si sottolinea il loro valore storico e paesaggistico che si chiede di preservare:

Caro Bruce Springsteen

Ti scriviamo, sperando che le nostre parole, tocchino l’animo sensibile che hai sempre dimostrato.
Ti aspettiamo in Italia. Ti aspettiamo a Ferrara e a Monza. Migliaia di fan non vedono l’ora di
ascoltare le tue meravigliose canzoni. Tutti attendono il mito della musica, la star internazionale,
“The Boss”, colui che ha saputo raccontare, con i testi delle proprie canzoni, la vita quotidiana,
profonda, in tutti i suoi aspetti, anche quelli più disperati. Quell’America degli sconfitti che mai
hanno smesso di provarci. In alcune di esse hai ricordato quanto sia importante guardare e
rispettare la natura (The river, Jungleland, The Promised Land…), sei stato testimonial dei
movimenti che in tutto il mondo provano ad alzare il livello di attenzione per la salvaguardia
dell’ambiente. Sei uno dei green influencer più seguiti al mondo e non perdi occasione per
stimolare le persone a cambiare quei comportamenti che danneggiano l’ambiente, il pianeta.
Eppure l’organizzazione di almeno due, dei tuoi tre concerti, programmati per il prossimo anno a
Ferrara il 18 maggio e il 25 luglio a Monza, avverranno in due parchi di notevole pregio; Il Parco
Giorgio Bassani a Ferrara e il Parco di Monza.
Il primo è un’area protetta: 1200 ettari di patrimonio paesaggistico e storico a ridosso delle antiche mura medioevali, una vera e propria “addizione verde”. Un sistema articolato di zone alberate, specchi d’acqua, sentieri. Habitat ottimale per numerosi animali selvatici, tra cui almeno 129 specie di uccelli, molti dei quali migratori, che completano il loro arrivo, la cova in corrispondenza dei preparativi del concerto.
Il secondo – prato della Gerascia - è parte, con la Villa Reale, di un complesso monumentale di
primaria importanza artistica, storica, culturale che vanta oltre due secoli di storia.
Siamo molto preoccupati per l’irreparabile danno all’ecosistema, all’ambiente, alle varietà arboree presenti, alle specie animali protette che l’afflusso di migliaia di persone, in uno spazio così delicato e sensibile, potrà provocare. Deprechiamo la decisione scellerata delle nostre
amministrazioni, guidate solo ed esclusivamente, dal business, dall’indotto economico che l’evento potrà produrre. Incuranti della peculiarità, fragilità e bellezza dei luoghi destinati a ospitare questi eventi.
Confidiamo, per la sensibilità e l’attenzione che hai sempre dimostrato al tema dell’ambiente e
all’impatto che le azioni umane indiscriminate hanno su di esso, in una tua presa di posizione
chiara e decisa. Affinché un tuo pronunciamento in merito, costituisca monito ed esempio virtuoso per nostri governanti, per gli artisti che muovono grandi folle, e per gli stessi fan.
Soluzioni alternative e più adeguate esistono. Invita i nostri amministratori a trovarle. Nelle nostre città storiche, ci sono altri spazi attrezzati, idonei per capienza, per viabilità, sicurezza e rispetto ambientale ottimali per tenervi concerti e grandi eventi.

Con stima

Anna Ferraresi, Consigliera comunale Gruppo Misto Comune di Ferrara.

Bianca Montrasio, Presidente del Comitato per il Parco Antonio Cederna

Roberto D’Achille, Portavoce del Comitato La Villa Reale è anche mia

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