Una vita dedicata ai motori: addio al patron dell'officina "Galimberti"
Si è spento all'età di 68 anni Luciano Galimberti, titolare dell'omonima e storica autofficina di Carnate
La prima volta che mise le mani su un’auto era poco più che un bambino. Mai avrebbe pensato che da semplice garzone di un’officina, sarebbe diventato uno degli imprenditori più noti della Brianza. Si è spento all’età di 68 anni Luciano Galimberti, patron dell’omonima attività che oggi trova sede in via Roma, a Carnate, vero punto di riferimento per il mondo delle quattro ruote.
Addio al patron Luciano Galimberti
Nato a Concorezzo, si era presto trasferito a Verderio, dove poi ha sempre vissuto insieme alla famiglia. Iniziò a lavorare ad Arcore, come elettrauto, quando aveva appena 14 anni. Qui imparò il mestiere, ovvero l’arte di riparare motori. La stessa che poi decise di assecondare mettendosi in proprio e aprendo bottega a Usmate Velate, in via Stazione.
"Era l’ottobre del 1980, lo ricordo come se fosse ieri - racconta la moglie Emilia, con cui Galimberti ha fatto squadra sia nella vita che nel lavoro - Siamo sempre rimasti fianco a fianco, dal primo momento in cui decise di aprire una sua impresa. Lui in officina, io in ufficio a tenere la contabilità".
Il trasferimento a Carnate
Una scuderia vincente che nel corso del tempo cresce. Da elettrauto, l’imprenditore diventa infatti anche gommista e meccanico, per poi allargare gli orizzonti sempre più e diventare anche concessionario. Tanto che i capannoni di Usmate iniziano a diventare stretti e lo obbligano a traslocare nell’attuale sede di Carnate, dove il marchio "Galimberti" si accasa nel 2010. Nel frattempo si amplia anche la famiglia con l’arrivo dei tre figli Dario, Sergio e Lorenzo: a loro papà Luciano trasmette i valori della vita, la dura bellezza dell’impegno e del sacrificio, ma anche la passione verso i motori e quelle auto che sono sempre state parte del suo piccolo grande regno.
"Abbiamo iniziato a lavorare tutti e tre qui, insieme ai nostri genitori - spiegano senza trattenere l’emozione - Papà ci ha insegnato tutto, poi man mano ci ha lasciato le redini, o meglio le chiavi, di questa “macchina”. Negli ultimi anni le condizioni di salute lo avevano costretto a fare un passo indietro. Però finché ha potuto veniva sempre qui in officina a supervisionare il lavoro, a regalare consigli, a dare l’ultima parola. Non come farebbe un capo, ma come farebbe invece un padre premuroso, che per la sua famiglia ha sempre dato tutto sé stesso. E anche di più".
L'ultimo omaggio
I funerali di Galimberti sono stati celebrati nella sua Verderio lo scorso martedì 2 gennaio alla presenza di moltissime persone, amici e collaboratori, che nel corso del tempo non solo hanno lavorato con lui, ma ne hanno potuto apprezzare l’umanità e la disponibilità.
"Gli aneddoti sulla sua vita si sprecano, non ci sarebbe abbastanza tempo e spazio per raccontarli tutti - aggiungono i familiari con un sorriso - Ci hanno però colpito molto le testimonianze di coloro che hanno conosciuto nostro padre e che hanno condiviso con noi alcuni ricordi in questi giorni difficili. Ricordi di una persona per bene, buona e generosa. Che ha aiutato persone quando nessuno lo avrebbe fatto. Che non ha mai lasciato a piedi nessuno".