Lutto

Una vita per il calcio: l'addio di Busnago a mister Brugali

Carlo Brugali si è spento a 86 anni: fu l'artefice della prima indimenticabile promozione della Busnaghese

Una vita per il calcio: l'addio di Busnago a mister Brugali
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Una vita dedicata al pallone. E a tutti quei ragazzi che in lui non hanno visto solo un allenatore, ma un vero e proprio padre. Lutto a Busnago per la scomparsa di Carlo Brugali, 86 anni, lo storico "mister" che negli anni ‘70 fu l’artefice della prima e indimenticabile promozione della Busnaghese.

Una vita per il calcio: l'addio di Busnago a mister Brugali

Nato a Osio Sopra in una famiglia che contava altri dieci tra fratelli e sorelle, si trasferì in Brianza quando aveva solo due anni. La famiglia si spostò nel quartiere cosiddetto "Corea", a due passi dall’oratorio di via Piave. E da quel campo di calcio che entrò a far parte molto presto della vita di Brugali. Un segno del destino, dato che nel 1957 fu uno dei primissimi calciatori tesserati dalla Busnaghese, che proprio quell’anno posò la prima pietra della propria storia. Nel 1969 la decisione di appendere gli scarpini al chiodo, passando dal campo alla panchina.

La storica promozione

Come allenatore Brugali condusse i granata nella gloriosa cavalcata del 1973/1974 conclusasi con la prima storia promozione in Seconda Categoria: un traguardo giunto a sorpresa che però, ancora oggi, rappresenta una pietra miliare della società. L’anno successivo, complice le difficoltà di ambientamento nel nuovo campionato, la sofferta decisione di lasciare l’incarico. Inizia proprio qui il lungo peregrinare del "mister", capace di costruirsi una solida e straordinaria reputazione in tutta la Brianza: Colnago, Robbiate, Filago, Cavenago e Burago sono solo alcune delle sue tappe, a cui si aggiunge Roncello, all’epoca legata alla Busnaghese da un’agguerrita rivalità figlia di un campanilismo d’altri tempi. Nel 2001, il richiamo di casa e l’ultimo ballo sulla panchina del suo paese, esattamente dove tutto ebbe inizio quasi mezzo secolo prima. Poi il triplice fischio di una carriera indimenticabile che tuttora viene raccontata nei testi sacri del calcio brianzolo.

"Lascia un grande vuoto"

Accanto ad essa, la vita di tutti i giorni, l’amore per la famiglia e il lavoro come elettricista: a Busnago non c’è casa che, tra gli anni ‘70 e ‘80, non sia stata "filata" dalle sapienti mani di Brugali. Che nel 1967, in occasione del tragico alluvione di Firenze, decise di partire e, come manutentore volontario, donare un mese intero per aiutare le famiglie sfollate a rimettersi in sesto.

"Papà ha lasciato tantissimi ricordi in paese ed è entrato nel cuore di tanti ragazzi, oggi padri di famiglia e anche qualcosa di più, che in lui hanno sempre visto una figura paterna, non solo un allenatore - ricordano i figli Ezio e Alessandro - Anche nella nostra famiglia ha lasciato tanto. E noi due abbiamo raccolto in eredità le sue passioni più grandi: il lavoro e il calcio".

I funerali

I funerali di Carlo Brugali verranno celebrati questa mattina, sabato 22 febbraio alle 10.45, alla presenza di un’intera comunità che si è stretta intorno al dolore della sua famiglia. Saranno presenti anche tanti di quei ragazzi cresciuti a pane e pallone grazie al loro "mister", capace di insegnare a generazioni di busnaghesi i valori dello sport. Ma prima ancora, della vita.

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