Una vita per la medicina e la politica, storico medico di base appende il camice bianco al chiodo
Giovedì 31 luglio è stato l’ultimo giorno di lavoro per il medico di base Enrica Porta: andrà in pensione dopo 45 anni di attività

In pensione dopo ben 45 anni di attività medica svolta ad Arcore. Addirittura avrebbe preferito continuare nel suo ruolo di medico di base per altri tre anni ma Asst le ha detto "no" poiché Arcore non sta vivendo una carenza di camici bianchi. E così giovedì 31 luglio è stato l’ultimo giorno di lavoro per la 70enne Enrica Porta, un pilastro della medicina arcorese ma non solo. Porta, in parallelo, si è da sempre dedicata alla politica attiva, ricoprendo più volte l’incarico di consigliere comunale tra le fila di diverse civiche, tutte quante orientate nel campo del centrosinistra.
In pensione dopo 45 anni di attività medica
"Ancora non mi sembra vero che tra qualche giorno smetterò la mia attività di medico di base - ha sottolineato la dottoressa - Ho 70 anni e, grazie ad un emendamento al decreto legge sulla Pubblica Amministrazione approvato recentemente dal Parlamento (questa possibilità, valida fino alla fine del 2026, è su base volontaria e mira a contrastare la carenza di medici di famiglia, ndr), avevo avanzato la richiesta di poter proseguire l’attività per altri tre anni. A livello fisico sono ancora in forma e mi sarebbe piaciuto dedicarmi ancora ai miei pazienti. La mia richiesta, però, oserei dire in maniera assurda, non è stata accettata; mi è stato risposto che ad Arcore non c’è una carenza di medici di base. Vero, dico io, peccato che il ragionamento, con tanto di numeri, si stato fatto solo su Arcore, dimenticando la situazione dei comuni vicini. Purtroppo il diniego è figlio di una politica miope. Più in generale posso dire che nascere in città e svolgere la professione qui non è stato facile. Posso però affermare che quello che non mi ha fatto "Andare in burnout" (sperimentare una condizione di esaurimento emotivo, fisico e mentale causata da stress cronico legato al lavoro) sono stati i miei difetti e cioè quello di essere una chiacchierona; altrimenti avrei corso il rischio di fare un lavoro solo da burocrate".
Una donna che in passato ha anche pagato per la sua schiettezza
Porta è sempre stata una donna senza troppi peli sulla lingua.
"A me è sempre piaciuto dire le cose come stanno e, purtroppo, talvolta ho anche pagato caro questo mio atteggiamento - ha continuato la dottoressa - Oggi molti si chiedono perché ci siano pochi medici di base. La risposta è semplice: si tratta di una professione poco remunerata rispetto a quello che un professionista potrebbe percepire nella medicina privata. Quando ho incominciato l’attività di medico di base eravamo tutti comunisti e tutti sognavano una sanità pubblica; ci credevamo veramente. Oggi non è più così. Appena un giovane si laurea in Medicina punta subito all’attività privata, non prendiamoci in giro".
L'impegno politico
Anche il suo impegno politico, dicevamo, ha portato Porta ad occuparsi della cosa pubblica.
"Io nasco con gli ideali di Comunione e Liberazione ma all’alba dei 70 anni posso dire di non fare più parte di quel mondo anche se lo rispetto - ha continuato Porta - Ho fatto politica perché ci credevo e ci credo ancora oggi. Non l’ho mai fatta per un tornaconto personale, altri si. Ho iniziato a fare politica a 20 anni seguendo gli ideali di don Giussani, come rappresentante nella commissione biblioteca. Nel mio percorso politico ho sempre cercato di creare liste civiche e ancora oggi posso dire di non avere una vera appartenenza politica. Ho sempre cercato di lottare contro il cemento e per salvare l’identità dei nostri paesi. Dopo l’esperienza nella Democrazia Cristiana durante la Giunta Casiraghi mi presentai agli elettori arcoresi con la civica «Tempo di cambiare». Ricordo che il massimo impegno di allora era quello di evitare la cementificazione dell’area ex Falck. Successivamente, durante il mandato del sindaco Enrico Perego, passai tra le fila dei Verdi e di Rifondazione comunista".
Abc, la lista civica del 2006
L’ultima fatica politica fu nel 2006 con la lista civica (in quell’anno a vincere le elezioni fu il centrodestra di Marco Rocchini) «Abc», ovvero «Arcore basta cemento»: questo il nome dell’inedita formazione creata da Valentino Ballabio ed Enrica Porta da un lato e da Antonio Brioschi, Enrico Chierichetti e Carlo Giardini dall’altro.
"E’ stata una bella esperienza anche se, purtroppo, ricordo che quella sconfitta fu il frutto di una grossa spaccatura nel centrosinistra - ha continuato Porta - Piansi molto dopo il risultato elettorale perché ci credevo. Successivamente nel 2011 vinse Rosalba (Colombo, ndr). Le voglio bene, la stimo, ma non riesco a mandare giù il suo tradimento sull’area ex Falck. Lì non si doveva costruire".
"Nuova discesa in campo per le comunali del 2027? Chissà... "
Fra due anni si voterà nuovamente in città; Porta non conferma (ma nemmeno smentisce) una nuova discesa in campo.
"Noi siamo tre sorelle (si chiamano Marina e Giovanna ed entrambe si candidarono, nel 2006, con Alleanza Nazionale appoggiando la candidatura di Marco Rocchini a sindaco di Arcore) e una ambisce alla candidatura a primo cittadino - ha concluso la dottoressa - Se lei dovesse candidarsi per il centrodestra... io potrei scendere in campo per il centrosinistra, chissà. Potremmo fare Porta a Porta. Scherzo. Sull’attuale sindaco Maurizio Bono il mio giudizio non può che essere positivo, mi sta simpatico. Anche se avrei preferito vederlo più coraggioso contro Pedemontana. Avrebbe dovuto seguire l’esempio della sua collega di Lesmo, Sara Dossola".
Il grazie del sindaco Maurizio Bono
Nel frattempo anche il sindaco Maurizio Bono ha voluto omaggiare Porta.
"Enrica con professionalità, dedizione e profondo senso umano, ha rappresentato per molti cittadini non solo un punto di riferimento sanitario, ma anche una presenza rassicurante e attenta nei momenti di maggiore fragilità - ha sottolineato il primo cittadino - La sua capacità di coniugare competenza medica e attenzione alla persona resterà nella memoria e nella gratitudine di tanti nostri concittadini. Il pensionamento è una tappa importante, che segna la conclusione di un lungo percorso professionale, ma anche l’inizio di una nuova fase di vita. Le auguro che possa affrontarla con la stessa energia, passione e serenità che ha sempre dimostrato nel suo lavoro quotidiano".