Il paradosso

Vaccino: lo convocano ma il Covid l'aveva già ucciso

La figlia del 77enne Ezio Cartotto: "Se i morti risultano vivi, cosa mai potrebbero risultare i vivi?".

Vaccino: lo convocano ma il Covid l'aveva già ucciso
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Lo convocano per il vaccino, ma il Covid l'aveva già ucciso. Lo racconta, con grande amarezza, Elena Cartotto, figlia del politologo  Ezio Cartotto, molto legato a Cesano Maderno.

Lo convocano per il vaccino, ma il Covid l'aveva già ucciso

"Per Asst quest'inverno papà era troppo giovane per il vaccino, mentre ora si accorge che è un paziente fragile, ignorando che sia deceduto proprio per il coronavirus" denuncia la giornalista che vive a Seveso. Elena ha perso il padre Ezio, storico e giornalista che, nella Democrazia cristiana milanese fucina di leader politici che hanno poi avuto ruoli significativi a Milano, in Lombardia e a livello nazionale, è stato maestro per tanti, il 26 marzo. Si è spento all'ospedale Sacco di Milano, a 77 anni. Ennesima vittima del Covid-19.

"Se i morti risultano vivi, cosa mai potrebbero risultare i vivi?"

Una ferita ancora aperta per lei, che è tornata a sanguinare l'altro giorno quando, via sms, l'Asst di Monza lo ha convocato per il 14 maggio alle 17 per ricevere il vaccino anti-Covid in modalità Drive through all'hub nella ex Fiera di Monza. Incredula e amareggiata, Elena Cartotto commenta: "Malato pluripatologico, papà avrebbe dovuto essere tra i primi a vaccinarsi. Un minuto di silenzio per chi pensa che la gestione informatica e incrociata dei nostri dati sveltirà e procedure e migliorerà la qualità della vita. Se i morti risultano vivi, i vivi cosa mai potrebbero risultare?".

La nota ufficiale di Asst Monza

In una nota ufficiale, Asst Monza spiega che "per l’individuazione dei pazienti estremamente vulnerabili gli elenchi vengono forniti dalle strutture ospedaliere che li hanno in carico, che non hanno un collegamento diretto con l’anagrafe comunale di residenza che registra il decesso". E precisa: "La Asst Monza non era al corrente, né era stata informata, che il paziente fosse deceduto, peraltro in un altro ospedale". Evidenzia di nuovo la nota, in merito alla somministrazione del vaccino: "Asst Monza ha rispettato le fasi vaccinali come da campagna impostata da Regione Lombardia. La chiamata dei pazienti estremamente vulnerabili faceva parte della Fase 1 ter partita a fine marzo come da indicazioni ministeriali".

"Ma papà è morto in un luogo pubblico"

Ironia della sorte, proprio nel giorno della replica ufficiale di Asst, Cartotto ha ricevuto, sempre dall’azienda sanitaria, una chiamata per la conferma dell'appuntamento: "Una roba da matti - commenta Elena Cartotto - Mio padre é morto in un luogo pubblico, non é stato sotterrato in giardino. La notizia della sua scomparsa é finita perfino sui giornali, ma l'Asst che l'aveva in carico come paziente fragile dice che ignorava il decesso perché nessuno gliel'aveva comunicato. Sarà. Eppure mi ricordo bene che a marzo, quando io e papà eravamo stati chiamati per il secondo tampone di fine quarantena, avevo avvisato che lui purtroppo era morto ".

 

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