Sicurezza

Violenze sessuali in aumento e si temono le baby gang

Il Prefetto ha fatto il punto col sindaco di Monza Pilotto sulle strategie da adottare per ridurre i reati

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Le violenze sessuali a Monza sono in leggero aumento e a preoccupare è anche la deriva pericolosa delle aggregazioni di giovani che potrebbero sfociare in baby gang su cui si stanno studiando strategie. Il vero boom però è quello delle truffe (in special modo informatiche) quasi raddoppiate in due anni, con vittime soprattutto gli anziani. Sono i furti e specialmente quelli in appartamento invece a subire il principale calo, seguiti dai maltrattamenti in famiglia. E' questo il report emerso dall'incontro del Prefetto Patrizia Palmisani col sindaco di Monza Paolo Pilotto.

Sicurezza, l'andamento a Monza

Il Prefetto e il sindaco di Monza hanno fatto il punto stamattina, giovedì 10 novembre 2022, in Comune in occasione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con i sindaci dell’area monzese. "Un'occasione per i primi cittadini dell'area monzese di confrontarsi con il sistema dell'ordine e della sicurezza e di  portare al tavolo le problematiche più contingenti del loro territorio, su cui avere un confronto diretto", ha spiegato il Prefetto che aveva già avviato simili iniziative anche a Desio e Vimercate e che prossimamente lo farà anche a Seregno.

Quello che è emerso analizzando la delittuosità di Monza è che i dati sono molto simili a quelli dell'area brianzola, con però alcune importanti eccezioni. A cominciare dalle violenze sessuali che a Monza sono in aumento e non solo per una maggiore spinta a denunciarli. Sono invece i reati contro il patrimonio quelli in calo: i furti, soprattutto in appartamento, sono in calo rispetto al 2019 (non lo sono sul 2020 ma solamente per una questione immediata perché durante il lockdown la permanenza nelle abitazioni aveva quasi annullato i furti in casa).

Violenza sessuale preoccupa

Le violenze sessuali invece sono diventate 19 nel 2021 contro le 13 del 2019. E anche pensando alla cronaca, se ne ricordano diverse avvenute in città, anche di recente come quella avvenuta quest'estate nel Parco di Monza quando una giovane è stata aggredita mentre faceva jogging da uno straniero (poi individuato).

Nell'ambito della sicurezza sono poi le truffe (e principalmente quelle informatiche) a preoccupare: sono passate dalle 926 del 2019 alle 1440 nel 2021 e a farne le spese sono soprattutto gli anziani. "In questo caso dobbiamo lavorare ancora di più per contrastarle, soprattutto con progettualità di sensibilizzazione indirizzate alle persone più fragili e meno avvezze alla tecnologia che finiscono più facilmente nella rete", ha spiegato il Prefetto.

Malamovida e i giovani

C'è poi il tasto dolente della Malamovida e delle aggregazioni giovanili che a Monza ancora non hanno le sembianze delle baby gang milanesi ma che già presentano comportamenti maleducati che potrebbero poi degenerare nel compimento di reati. Ed è su questo punto che il sindaco Pilotto ha particolarmente insistito, tanto che in sinergia con il Prefetto e le Forze dell'ordine, coinvolgendo anche le istituzioni e le consulte studentesche  si sono tenuti i primi tavoli di confronto per arrivare a soluzioni importanti che non fossero solo repressive.

Spiega ancora il Prefetto: "Stiamo studiando ad esempio  di creare luoghi appetibili aperti anche di notte per i giovani, senza dimenticare di coinvolgere le famiglie perché capiamo che chi vive in centro ha il diritto comunque di poter dormire la notte e a tutto c'è un limite. Il controllo del territorio con la sorveglianza c'è già ma non deve essere l'unica via".

 

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