Vivaio sfrattato da Pedemontana. L’imprenditore: «Solo adesso la gente sta capendo la portata della devastazione del territorio»
L’autostrada mangerà l’area dell’azienda agricola Agriflor di Davide Galli, in via Fabio Massimo. A breve il trasloco in via Agnesi

Pedemontana «sfratta» l’azienda agricola a indirizzo florovivaistico di Davide Galli, 43 anni, che per evitare di chiuderla ha bussato alla porta del Municipio per potersi insediare su un altro terreno.
Il tema è arrivato giovedì sera della scorsa settimana sui banchi del Consiglio comunale di Cesano Maderno, chiamato ad approvare lo schema di convenzione per l’uso temporaneo, da parte dell’imprenditore titolare dai primi anni Duemila di Agriflor, di un’area verde in via Gaetana Agnesi, al confine con Bovisio Masciago. Un permesso «ponte», in attesa dell’adozione del Piano di governo del territorio che identificherà il terreno oggi «per servizi» come agricolo.
Vivaio sfrattato da Pedemontana
«Siamo chiamati a porre rimedio a un problema enorme che sta colpendo il nostro territorio e si chiama autostrada Pedemontana – ha spiegato in Aula l’assessore alla Programmazione territoriale, Massimiliano Bevacqua - Alcuni nostri concittadini e attività produttive e commerciali sono stati raggiunti dagli espropri. Tra questi un’azienda agricola che opera da tempo sul territorio, vicino alla piattaforma ecologica di via Fabio Massimo, ed è molto conosciuta anche per la sua attività di carattere sociale».
Il testo della convenzione è stato approvato all’unanimità. L’esproprio è già realtà, come testimoniano le ruspe e le reti da cantiere in via Fabio Massimo e Davide Galli ha necessità di trasferirsi in fretta per non rendere vani tanti anni di lavoro, impegno e passione.
L’imprenditore: «Solo adesso la gente sta capendo la portata della devastazione del territorio»
«Purtroppo la gente inizia a capire solo ora la portata della devastazione provocata dall’autostrada, che si mangerà gli ultimi lembi verdi del nostro territorio, finora preservati dall’edificazione - spiega Davide Galli all’indomani della seduta consiliare - Anni fa, quando ho saputo che il mio terreno, 4.500 metri quadrati, sarebbe stato espropriato da Pedemontana, che si sarebbe limitata a versarmi l’indennizzo previsto dalla legge, ho cercato una soluzione. Non è stato facile trovare un terreno per un’attività come la mia, ma non mi sono arreso e nel 2022 ho comprato un’area in via Agnesi. E’ in una buona posizione e mi darà l’opportunità di ripensare tutta l’azienda. L’unico problema è la classificazione “servizi per attrezzature tecnologiche”. Per fortuna la legge consente di intervenire e l’Amministrazione comunale mi è venuta incontro con la convenzione che spero di firmare a breve».
Il trasloco in via Agnesi dovrebbe finire entro luglio.
«Due settimane fa si sono presentati in azienda degli incaricati di Pedemontana - racconta l’imprenditore - Ho spiegato loro la situazione e ho chiesto un po’ di tempo per liberare il terreno: ho iniziato a smontare qualche serra ma ho ancora il vivaio pieno di piante, spero mi lascino finire».
Assolutamente vergognoso e ingiusto !!!!! Non solo in questo povero Paese ormai alla frutta, in tutti i sensi, viene distrutto il verde che è vita, non si rispettano gli animali, in nome dell'economia, ma anche il lavoro e l'impegno delle persone oneste che lavorano con impegno e passione viene calpestato da persone grotte che pensano solo al denaro ed ai propri interessi. I primi sono i politici, soprattutto questo governo, che sta portando questo Paese alla deriva giorno dopo giorno. Tutta la mia solidarietà e vicinanza a questo vivaista.
Penso che le spese di trasferimento della su attività (piante,impianti....)dovrebbe essere interamente a carico della Pedemontana
Deve essere una bella seccatura dover impacchettare tutto e spostarsi, specialmente se come in questo caso il proprio lavoro dipende dal terreno...immagino che non tutte le zone abbiano le stesse caratteristiche. Spero che il risarcimento sia adeguato!
Che Pedemontana crea solo disagi, perdite di tempo nei pagamenti, la chiarezza non è nelle loro intenzioni. Inoltre non mi sembra così utilizzata, insomma più la eviti e più ci cadi dentro
L' arroganza e l' ignoranza vanno a braccetto,per l' ennesima volta si compie uno scempio costoso per un' opera catastrofica per l' Italia .