Seregno

Nel XXV Aprile "la pace da proteggere con tutte le nostre forze"

La celebrazione del 77esimo anniversario della Liberazione. Il Premio XXV Aprile del Comitato antifascista assegnato alla Casa della Carità.

Nel XXV Aprile "la pace da proteggere con tutte le nostre forze"
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A Seregno in mattinata la celebrazione del XXV Aprile nel 77esimo anniversario della Liberazione. Dopo la Messa in Basilica San Giuseppe, il tradizionale corteo composto dalle autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e d’Arma. In via Umberto I l’Alzabandiera davanti al palazzo municipale, in piazza Vittorio Veneto l’omaggio al monumento ai Caduti e nel parco XXV Aprile l’omaggio alla lapide dei partigiani con l’intervento del sindaco, Alberto Rossi. Al termine le note di Bella Ciao, eseguita dal corpo musicale Santa Cecilia diretta dal maestro Mauro Bernasconi.

"La pace da proteggere con tutte le nostre forze"

"L’aggressione della Russia all’Ucraina ci ha riportati con i piedi per terra, facendoci comprendere quanto la pace fra i popoli sia qualcosa di fragile, da proteggere con tutte le nostre forze, da costruire quotidianamente con i nostri comportamenti e le nostre azioni”, ha ricordato il primo cittadino nel parco XXV Aprile accanto alla lapide dei partigiani seregnesi, recentemente sistemata e ripulita. Nel suo intervento il tributo a quanti hanno combattuto per la libertà e per la pace, «che non è figlia di comportamenti passivi e accondiscendenti, ma richiede impegno, azione, coinvolgimento. Richiede di saper resistere alla tentazione dell’indifferenza". Rossi ha anche ricordato l’accoglienza con "generosità” dei profughi ucraini, con l’invito alla comunità civica a “vivere quello spirito unitario che contraddistinse gli anni della Resistenza affinché le famiglie dei profughi possano ritrovare serenità nel cammino delle loro vite".

XXV Aprile 2022
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Premio XXV Aprile alla Casa della Carità

La giornata delle celebrazioni nell’anniversario della Liberazione si è conclusa in tarda mattinata in Auditorium con la consegna del premio XXX Aprile alla Casa della Carità da parte del Comitato unitario antifascista per la difesa delle istituzioni repubblicane, intitolato a Pierino Romanò. Il presidente, Roberto Galliani, ha ricordato che la Casa della Carità di Caritas è "l'opposto dell'indifferenza, la carità e l'amore hanno una valenza altissima. E' un motivo di orgoglio straordinario, solidarietà e inclusione sono finalità primarie della nostra Costituzione". Il momento si è concluso con la consegna della scultura realizzata dall'artista Antonella Gerbi al prevosto, monsignor Bruno Molinari e al direttore della Casa della Carità, Gabriele Moretto, che ha ricordato il primo anniversario della struttura "che non offre solo servizi, ma è un punto dove le persone si trovano a casa. Facciamo sentire le persone parte di una comunità".

Il servizio integrale sul Giornale di Seregno da domani in edicola.

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