A Muggiò le pareti della chiesa ricoperte di bestemmie
Questa volta nel mirino dei balordi ci è finito il piccolo Santuario della Madonna del Castagno di viale Libertà
Un gesto di blasfemia a Muggiò. Dopo il rogo che solo una settimana fa era stato appiccato al portone della chiesina di Taccona, ora nel mirino di vandali e incivili ci è finito il Santuario della Madonna del Castagno.
Blasfemia a Muggiò
Decine di imprecazioni e di bestemmie scritte con la bomboletta spray sulle pareti perimetrali e anche sulla facciata del piccolo Santuario di viale Libertà, proprio di fronte alla Caserma dei Carabinieri (attualmente chiusa in attesa dei lavori di riqualificazione).
Una serie di parole irripetibili, scritte da mani anonime, hanno infatti imbrattato le mura della chiesetta cinquecentesca. Scontata l'amarezza dei muggioresi che, per l'ennesima volta in pochi mesi, hanno visto "violare" il piccolo tempio che da il nome alla comunità pastorale e che è copatrona della città.
E' l'ennesimo caso
Solo la scorsa settimana una banda di vandali aveva dato a fuoco il portone dell'oratorio campestre di Santa Giuliana in via Confalonieri nel quartiere Taccona. Qualche mese fa balordi se l'erano presa anche con la chiesa di San Carlo e di San Francesco.
Non è la prima volta infatti che i luoghi di culto della città sono presi di mira, per noia e per inciviltà, dalle mani balorde di chi non ha rispetto di chiese e cappelle. Rispetto invece dimostrato da un generoso volontario che, nelle ore immediatamente successive all'imbrattamento, ha coperto le scritte.
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