A Vimercate è guerra aperta tra opposizioni e 5 Stelle VIDEO

Il sindaco Sartini non si scusa e le minoranze abbandonano nuovamente l'aula.

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A Vimercate è guerra aperta tra opposizioni e maggioranza 5 Stelle. Un nuovo durissimo scontro, sfociato con un altro abbandono dell'aula del Consiglio comunale da parte dei sei consiglieri di minoranza. E quanto accaduto durante la seduta di ieri, giovedì. Un'iniziativa forte messa in atto dalle opposizioni che fa il paio con quella di alcune settimane fa.

Quella di ieri è stata una seduta torrida, ancor più tesa di quella del mese scorso, tanto che per riportare la calma sono dovuti intervenire anche gli agenti della Polizia locale presenti.

Al centro dello scontro le parole del sindaco Sartini

Al centro della contesa, ancora una volta, l'assessore al Bilancio Claudio Grossi. O meglio, le dichiarazioni fatte a maggio dal sindaco 5 Stelle Francesco Sartini. A seguito dell'arresto dell'imprenditore Giuseppe Malaspina (indagine avviata grazie alle denunce fatte dallo stesso Grossi e dalla moglie Ada Civitani, alla guida di una lista civica a Correzzana), il primo cittadino si era complimentato con Grossi e la moglie e  aveva pubblicato un post su Facebook nel quale parlava di "attacchi ignobili a Grossi e a Civitani".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parole che sono state interpretate dalle opposizioni vimercatesi, in guerra con Grossi su più fronti (i tre capigruppo Mariasole Mascia per il Pd, Cristina Biella per Forza Italia e Alessandro Cagliani per Noi per Vimercate, sono stati querelati da Grossi per alcune dichiarazioni del passato), come un riferimento alle loro azioni politiche contro l'assessore. Quasi che ci fosse una regia di Malaspina dietro le azioni dei consiglieri contro l'assessore. Il sindaco ha smentito che questa fosse l'interpretazione corretta di quelle parole, senza però chiarire a chi si riferisse,  e non ha mai accettato di scusarsi pubblicamente con le opposizioni.

Le opposizioni sull'Aventino

Le minoranze dal canto loro hanno annunciato di non voler più sedere in aula del Consiglio senza le scuse. Inevitabile quindi per certi versi quanto accaduto giovedì. Ad inizio seduta le minoranze hanno chiesto una riunione dei capigruppo per capire se fosse possibile arrivare ad un testo condiviso tra maggioranza e opposizione che accontentasse tutti e chiudesse la vicenda. Il sindaco Sartini ha però ribadito durante la riunione a porte chiuse di aver già chiarito quelle parole con un nuovo post e di non voler aggiungere altro.

La bagarre in aula

Al ritorno in aula è quindi scoppiata la bagarre. Quando le opposizioni hanno capito che il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Del Buono, non aveva intenzione di relazionare al Consiglio su quanto accaduto poco prima nella riunione della capigruppo, per fare emergere quello che , secondo le minoranze, è stato un tradimento degli accordi, i consiglieri hanno nuovamente chiesto la parola appellandosi anche al segretario comunale Pietro San Martino, che invece ha taciuto.

Ricorso al prefetto

Nuova bagarre e nuova decisione quindi di andarsene dai banchi annunciando anche il ricorso al Prefetto per denunciare la mancanza di rispetto istituzionale da parte del sindaco e di rispetto delle regole democratiche da parte del presidente del Consiglio comunale.

L'intervento della Polizia locale

Uno scontro che è poi proseguito per alcuni minuti, che ha coinvolto anche i cittadini presenti tra il pubblico con urla e insulti. Tanto che lo stesso presidente Del Buono ha chiesto agli agenti della Locale presenti di allontanare i consiglieri di opposizione rimasti tra il pubblico.

Una spaccatura che sembra ormai insanabile.

Guarda il video

Particolarmente dure sono state le parole del capogruppo di Forza Italia Cristina Biella e del consigliere e segretario cittadino del Pd Davide Nicolussi.

 

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