Addio a Franco Mancino, dai motori della Formula 1 alla ristorazione
Con figli e moglie ha aperto, trent'anni fa, il Roy Roger's
Si è spento a 77 anni il "mitico" titolare del locale "Roy Roger's" in piazza San Carlo, luogo di incontro per giovani e di serate "politiche".
Prima il lavoro nei box della Formula 1 poi il ristorante
Grande cordoglio in città per la scomparsa di Gianfranco Mancino, 77 anni, per tutti gli amici Franco del «Roy Roger’s» e per i più giovani solo «Frank». Quella di Mancino è stata una vita molto intensa, piena di tante belle soddisfazioni e fatta di innumerevoli interessi. Tutti in centro città conoscevano Franco del «Roy Roger’s» e il suo passato nel mondo della Formula 1 e formula 3000.
«Papà è stato un grande appassionato di motori e auto d’epoca; ha fatto per tanto tempo il tecnico meccanico, faceva le scocche di carbonio. Ha lavorato per la Formula 1 e la Formula 3000, viaggiando tanto accanto ai piloti professionisti, fino a quando nel 1994, spinto da noi figli, ha aperto il bar ristorante Roy Roger’s» ha ricordato il figlio Roberto.
Le sue passioni
Dai motori è dunque passato ai fornelli, coinvolgendo tutta la famiglia: i due figli Roberto e Roberta e la moglie Franca. Il suo locale in piazza San Carlo è un punto di ritrovo ormai da quasi trent’anni. Aperitivi e cene che hanno fatto da cornice a tanti incontri politici, a riunioni di partito, feste e serate celebrative per associazioni e gruppi sportivi.
Ma non solo motori, raduni d’auto e cucina hanno riempito la vita di Mancino, tra i suoi hobby c’era infatti anche il biliardo, la lettura ed era un grande appassionato di storia.
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