Addio a Silvia Ronchi, il ricordo della Pediatria dell'ospedale di Merate
Alcuni operatori hanno letto una lettera durante le esequie di giovedì.
Addio a Silvia Ronchi, il ricordo della Pediatria dell'ospedale di Merate. Alcuni operatori hanno letto una toccante lettera durante le esequie di giovedì a Bellusco.
La lettera
Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio per la scomparsa della 32enne, alcuni dei quali sono stati letti al termine delle esequie celebratesi giovedì a Bellusco. Tra questi, quello della Pediatria dell'ospedale di Merate.
"Ciao Silvia, in tanti della Pediatria non hanno potuto essere qui fisicamente per le regole anti-Covid, ma ti sono vicini con il pensiero e con il cuore - si legge nella lettera letta da tre operatrici al termine della funzione - In tante occasioni, spesso difficili, ci siamo incontrati, e sempre sei stata la paziente perfetta: collaborante, sorridente e, appunto, paziente. Oggi siamo qui per ringraziarti per aver spiegato a noi sanitari che la malattia, la sofferenza e la morte non hanno senso, ma che non fanno perdere il significato della vita. Eppure tu un senso lo hai trovato e ce lo hai regalato. Hai riempito di significato ciò che è inaccettabile, con la tua dolcezza mista a forza e serenità ci hai spiegato che è possibile dare un senso anche alla sofferenza e alla malattia. In questo modo hai reso più leggero e facile il nostro lavoro, con il tuo sorriso, le tue risate, le tue espressioni. Tu Silvia con la tua dolcezza e i tuoi cari con la forza dell'amore per te avete trasmesso energie positive in chiunque abbia avuto la fortuna di conoscervi. La scia che avete costruito non si ferma oggi, è molto più infettiva di un maledetto coronavirus: proseguirà attraverso l'Associazioni, gli amici e i conoscenti. Grazie Sally, grazie mamma e grazie papà: nell'esperienza della malattia avete trovato la forza per darci l'esempio di come reagire davanti alla sofferenza. Dolce Silvia, tutto quello che tu e i tuoi cari avete vissuto e costruito nel corso degli anni sarà di conforto e di sostegno in futuro per chi, come te, troppo presto ha incontrato il dolore della sofferenza e della malattia. Continuerai a vivere nei nostri cuori, grazie di tutto cara e dolce Silvia".