Addio all'alpino Costante Scotti, colpito da un malore durante il Cammino di Santiago
Aveva 74 anni ed era molto conosciuto non solo a Brugherio, dove viveva, ma anche ad Arcore dove cantava con il coro alpino «Lo Chalet»
Un malore improvviso mentre percorreva il Cammino di Santiago si è portato via per sempre l’alpino Costante Scotti. L’uomo aveva 74 anni ed era molto conosciuto non solo a Brugherio, dove viveva (e nel 2011, aveva fondato le Penne nere locali) ma anche ad Arcore. Infatti l’alpino, ribattezzato da tutti come «Il Costa» da un paio di anni cantava con il coro alpino «Lo Chalet».
Addio all'alpino Costante Scotti, colpito da un malore durante il Cammino di Santiago
A darne notizia della tragedia che ha colpito la famiglia alpina arcorese è stato direttamente il capogruppo Valerio Viganò, attraverso un messaggio Whatsapp inviato a tutte le Penne nere della città.
«Costante faceva parte del gruppo Alpini di Brugherio ma anche della nostra famiglia musicale, tant’è che era presente alle ultime due adunate insieme a noi per cantare nel coro - ha sottolineato Viganò - Il Costa stava percorrendo il Cammino di Santiago di Compostela, spiritualmente in compagnia di sua compianta moglie Angela, scomparsa un anno e mezzo fa, e lungo la strada, ha posato lo zaino a terra per ricongiungersi a lei. Il coro è profondamente scosso, triste, frastornato per aver perso improvvisamente una bella persona, un gentiluomo, un amico, un saggio, una bella voce musicale. Siamo senza parole, di persone come il Costa se ne incontrano poche nella vita e noi del coro abbiamo avuto questo privilegio».
Secondo una prima ricostruzione a dare l'allarme è stato un pellegrino che condivideva con lui l'esperienza, che la mattina di domenica non lo ha visto uscire dalla sua camera.
Aveva partecipato all'Adunata di Udine
L'ultima apparizione pubblica del 74ene è stata in occasione dell'Adunata nazionale di Udine, durante la quale aveva intonato «Il Signore delle cime». Poi l'annuncio agli amici che avrebbe intrapreso il Cammino di Santiago. A coloro che gli chiedevano del perché partisse da solo, rispondeva che ad accompagnarlo sarebbe stato lo spirito della moglie, scomparsa recentemente e della quale si era preso cura fino all'ultimo.
"Era un vero galantuomo"
Viganò ha anche voluto ricordare le grandi doti umane dell’alpino.
«Conosciamo Costante da un paio d’anni, cioè da quando il nostro coro si era unito con il Fioccorosso e fin da subito è entrato nelle nostre simpatie - ha continuato Viganò - Era un vero galantuomo, la sua perdita improvvisa ci ha lasciati tutti quanti senza parole. Erano mesi che si stava preparando per il cammino di Santiago. Si allenava ogni giorno per non arrivare impreparato a questa fatica, non era un camminatore improvvisato. Da quando era partito, ogni sera, ci mandava le foto della giornata. Purtroppo da domenica non abbiamo ricevuto più nulla e poi abbiamo saputo di cosa era successo".
Era molto attivo nel sociale ed era un grande amante della musica: con la moglie era impegnato in attività di volontariato nel carcere di Monza e in Monza ospitalità. Era entrato assieme alla consorte nel Fioccorosso di Monza, coro che poi si è unito a quello arcorese.
Era molto conosciuto a Brugherio
Scotti, dicevamo, era un volto conosciuto soprattutto a Brugherio. Ha lavorato in prima linea assieme agli altri associati nella preparazione e nell'allestimento della Baita del sodalizio, guidato dal capo gruppo Stefano Barzaghi.
«Era una persona unica, che si dedicava sempre al prossimo tenendo fede al nostro motto: "Ricordare i morti aiutando i vivi" - ha sottolineato il segretario del gruppo Ana brugherese Gian Luigi Romanoni - Costante era un vero Alpino, con la A maiuscola»