Parla il fratello

Appello in ricordo della volontaria laica. Chi ha questi salvadanai si faccia avanti

Micaela De Gregorio faceva la missionaria in Kenya; è deceduta nel 2020.

Appello in ricordo della volontaria laica. Chi ha questi salvadanai si faccia avanti
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Accorato appello pubblico di Gianluca De Gregorio, fratello di Micaela deceduta in Africa nel 2020. Il motivo, per la verità abbastanza singolare, è presto detto: la donna aveva distribuito a molti esercizi commerciali (non solo bar quindi ma anche negozi e perfino un Mail-Boxes) dei piccoli contenitori per la raccolta dei resti o degli spiccioli. Un classico in molte città: c’è chi chiede aiuto per associazioni medico-benefiche piuttosto che per le missioni o per i senzatetto. Questa iniziativa era finalizzata a raccogliere fondi per i bambini della missione keniota in cui viveva e lavorava Micaela.

Appello in ricordo della volontaria laica. Chi ha questi salvadanai si faccia avanti

Ora, fra impedimenti dovuti al Covid e la tragica scomparsa della volontaria, quei contenitori sono rimasti in giro per un paio d’anni senza che nessuno sia passato a ritirarne il contenuto. Saranno anche cifre minime (qualche decina di euro per ogni salvadanaio se va bene) ma sarebbe giusto che quel poco venga destinato a chi ha davvero bisogno.

Il contenitore per raccogliere fondi per i bambini della missione keniota

Ora però il fratello di Micaela non sa di preciso dove siano stati lasciati, in quali bar ci siano o in quali esercizi commerciali. Ecco il senso dell’appello:

«Buongiorno, se qualcuno avesse nel proprio negozio questo salvadanaio, o qualcuno lo vede in qualche negozio, è stato portato da mia sorella Micaela De Gregorio deceduta il 10 maggio 2020 che era volontaria in Kenia nel villaggio di Likoni (vicino a Mombasa, ndr) ad aiutare i bambini. Chiedo di donare i soldi raccolti a un ente che si occupi possibilmente di bambini. Grazie a chi avrà il cuore di farlo».

Quindi tutto chiaro: non sappiamo dove siano i salvadanai, ma chi li ha o chi li vede si faccia parte attiva e versi il contenuto in beneficenza: «Se non sanno a chi dare quei soldi - sono sempre parole di Gianluca - possono anche portarli in chiesa, lasciarli nella cassetta delle offerte».

Micaela, una vita spesa per i bisognosi

L’importante, par di capire, è che non finiscano nelle tasche sbagliate. L’appello affidato ai social è però anche lo spunto per ricordare la figura di Micaela, una donna innamorata della vita che si è spesa totalmente per i bisognosi:

«Mia sorella era molto buona - ha raccontato Gianluca - Aveva frequentato la scuola di grafica a Lissone e, per qualche mese, aveva provato a far carriera in quel settore. Ma poi si era convinta che la sua vocazione era aiutare gli altri. Così è andata in Africa dove ha vissuto praticamente sempre fino alla sua morte improvvisa». La donna è deceduta in pieno periodo di pandemia, nel maggio 2020, e i suoi famigliari non hanno neppure potuto assistere al suo funerale: «I viaggi erano vietati, impossibile andare laggiù. Abbiamo saputo solo che è stata cremata e le sue ceneri sono state sparse nell’oceano, come risultava dalle sue ultime volontà. E’ poi stata piantata una croce verniciata di rosso in sua memoria, ma il corpo non è là sotto... Si tratta solo di un simbolo dove magari fermarsi per meditare o per dire una preghiera. Donare in beneficenza anche quel poco che è stato raccolto servirà a dare un senso comune anche alla sua grande generosità».

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