Muggiò, la droga acquistata su Telegram

Beccato il pusher che spaccia in casa con i nonni e la zia in cucina

Il blitz dei Carabinieri: il ragazzo di 22 anni e incensurato è ora agli arresti domiciliari in attesa di processo

Beccato il pusher che spaccia in casa con i nonni e la zia in cucina
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Pusher di Muggiò acquista droga su Telegram e la rivende ai giovani del circondario. In casa, nell'altra stanza, anche i nonni e una zia.

Pusher beccato a Muggiò

Un chilo di droga in casa, tra hashish e marjiuana, e soldi contanti per 2.350 euro. Gli affari andavano a gonfie vele per un 22enne muggiorese incensurato, arrestato dai Carabinieri lo scorso 10 marzo con l’accusa di aver avviato un fiorente traffico di droga gestito direttamente dalla sua casa di via Trieste, a Muggiò.

Sulla base di elementi investigativi raccolti dai Carabinieri, sono scattati i controlli attorno all’abitazione del giovane, che è stato notato uscire di casa, salire sulla macchina di un altro giovane (successivamente identificato in un muggiorese 24enne) percorrere circa 300 metri e poi scendere dall’automobile.

La compravendita in casa sua

L’appuntamento era stato preso per la cessione di una dose di hashish, come accertato dai militari.

Poco dopo questo incontro, è stato visto un altro ragazzo, 23enne di Lissone, salire in casa del muggiorese e uscire con circa sette grammi di hashish racchiuso in due piccoli contenitori di metallo.

Scattati i controlli, i Carabinieri trovano l’indagato che fumava uno spinello con un coetaneo in una stanza, mentre in cucina c’erano i nonni e la zia.

E' ora agli arresti domiciliari

Il muggiorese ha negato di custodire droga in casa, ma da successivi controlli è emerso un quantitativo pari a 750 grammi di hashish, suddiviso in panetti con l’indicazione Top Quality, e circa 250 grammi di marijuana, oltre a cinque bilancini di precisione, e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente.

Il giovane è stato arrestato e condotto in Tribunale il giorno successivo per l’udienza di convalida dell’arresto. Da quanto emerso, il muggiorese acquistava la sostanza attraverso contatti su Telegram, per rivenderla a piccole dosi ad altri ragazzi del circondario. Nei suoi confronti, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa della definizione del processo.

(bc8)

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