La disavventura a Lissone

Boccone avvelenato: cane rischia la vita

Lo Staffordshire "Kapa" è stato operato d'urgenza dal chirurgo dopo che ha mangiato una polpetta imbottita di plastica e sostanze chimiche

Boccone avvelenato: cane rischia la vita
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L'ennesimo boccone avvelenato in un'area cani di Lissone. Prima il malore, poi la corsa dal chirurgo e infine l'amara scoperta.

Boccone avvelenato a Lissone

Una tranquilla passeggiata all’area cani si è trasformata in un incubo per il giocherellone «Kapa o'pango» lo Staffordshire bull terrier della lissonese Giuseppina Grossi.

Lunedì scorso ci trovavamo nella zona dedicata agli amici a quattro zampe di viale dei Platani. Ero con “Kapa” e con la sua compagna “Haka” quando ho deciso di slegarli per qualche minuto, una cosa che non faccio quasi mai - spiega la lissonese - Vado sempre in viale dei Platani perchè è un’area cani tranquilla e sempre pulita.

Ma quella che doveva essere solo una scampagnata è terminata con una corsa d’urgenza dal chirurgo.

Appena siamo arrivati a casa, dopo qualche minuto, “Kapa” ha cominciato ad accusare i sintomi dell’aerofagia e a stare parecchio male di stomaco - racconta la “mamma” dei due cuccioloni - Subito ho capito che c’era qualcosa che non andava e, bypassando il nostro veterinario, sono corsa subito dal chirurgo. Avevo già capito quello che poteva essere successo.

Il risultato degli esami diagnostici

Arrivata in ambulatorio, per l’amico a quattro zampe è stata subito prescritta una radiografia e un’ecografia d’urgenza. Gli esiti hanno confermato le paure della padrona di «Kapa».

Al termine dell’operazione è stato estratto dallo stomaco del cane un pezzo di gomma impregnato di una sostanza chimica con dei filamenti plastici - racconta, con la voce rotta dalla rabbia - Ora per fortuna sta bene, si sta riprendendo. Non è la prima volta, l’anno scorso era capitata una cosa analoga ad “Haka” lungo l’aiuola di via Alberto da Giussano.

Scontata la segnalazione all’Ufficio per i diritti degli animali e al Comando della Polizia locale.

C’è molta maleducazione, molto disinteresse per la salute degli animali. Io quando raccolgo i bisogni dei miei animali e noto anche dei rifiuti li raccolgo e li getto nell’immondizia, è una questione di civiltà - ha continuato la lissonese - Servirebbe una bonifica costante di queste aree. In molte zone dedicate ai cani capitano episodi di questo tipo e serve che qualcuno, dopo questi casi, controlli accuratamente che non ci siano altre trappole o esche.

"Serve più sensibilità"

Non è infatti la prima volta che gli amici animali per colpa dell’inciviltà degli esseri umani vengono avvelenati o rischiano la vita a causa di bocconi o trappole.

L’altro giorno ero in vicolo Rocca sempre in compagnia dei miei due amici pelosi e, dall’erba di piazza Padre Pio, è spuntato un seghetto di trenta centimetri. Possibile che nessuno, passando, l’abbia notato e abbia avuto cura di gettarlo nella spazzatura? Serve una maggiore sensibilità da parte di tutti.

Ha chiosato la lissonese, non nascondendo l'amarezza circa l'accaduto.

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