Cacciatore uccide ragazzo scambiato per un cinghiale
Sarebbe stato preso per una preda, forse perché senza giubbotto catarifrangente.
Come raccontato dal nostro portale ligure ilNuovoLevante.it, un diciannovenne di Apricale, in provincia di Imperia, Nathan Labolani, è morto per una fucilata all’addome esplosa da un cacciatore – un ventinovenne di Ventimiglia – durante una battuta al cinghiale. La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di accertamento, ma l’episodio sarebbe avvenuto, verso le 8 di ieri, domenica 30 settembre 2018.
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Cacciatore uccide 19enne per sbaglio
A quanto si apprende il cacciatore lo avrebbe scambiato per una preda, forse perché senza giubbotto catarifrangente, ed avrebbe così esploso un colpo dalla propria carabina, ferendolo a parte del corpo: al braccio e all’addome. Il colpo lo ha passato da parte a parte, impossibile salvarsi.
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Episodio anomalo anche in Lombardia
Sempre sul tema, anomalia registrata anche nel Bresciano, dove erano ancora in corso ieri le ricerche di Iuschra, la bambina autistica persasi sui monti di Serle due mesi fa. I soccorritori sono stati investiti da una pioggia di pallini, nonostante la zona ri ricerca fosse off limits per i cacciatori, ed è stato pure bersagliato (non si sa quanto casualmente o volontariamente, un drone utilizzato dai vigili del fuoco per provare a individuare la 11enne.
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Sicurezza nei boschi: pettorine obbligatorie?
Sebbene il fatto di cronaca sia avvenuto nel ponente ligure, sicuramente questo avrà ripercussioni anche nel resto della Regione e nel Levante, soprattutto alla vigilia del tavolo convocato dal consigliere regionale ligure Claudio Muzio proprio per discutere coi consorzi della proposta di legge che vuole rendere obbligatorie le pettorine catarifrangenti per i fungaioli.
L’altra faccia del cercar funghi: troppi incidenti
Il messaggio del soccorso alpino non poteva essere più chiaro di così:
“In questi giorni gli infortuni, anche gravi o mortali, che riguardano i cercatori di funghi purtroppo sono numerosi e con dinamiche del tutto simili – l’appello del Cnsas – Spesso la causa dell’incidente è la scivolata lungo scarpate impervie per diversi metri, con conseguenze a volte fatali. Bisogna stare attenti!”
QUI TUTTI I CONSIGLI DEL SOCCORSO ALPINO PER EVITARE RISCHI INUTILI
Anche perché sono davvero molti gli interventi in situazioni d’emergenza registrati nelle ultime due settimane, in Lombardia (e non solo).
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