Parrocchia

Carate, il 4 ottobre l'ingresso del nuovo prevosto che tifa Inter

Don Giuseppe Conti sarà il responsabile della Comunità pastorale di Carate Brianza. Succede a don Gianpiero Magni trasferito come cappellano a Vimercate. Da Appiano in regalo una maglia autografata dei calciatori nerazzurri...

Carate, il 4 ottobre l'ingresso del nuovo prevosto che tifa Inter
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Carate Brianza si prepara ad accogliere il nuovo prevosto interista.

Don Giuseppe Conti sarà il tredicesimo prevosto di Carate Brianza

In attesa dell’ingresso ufficiale come tredicesimo prevosto della città (sarà il prossimo 4 ottobre, ma il programma non è stato ancora reso noto, ndr), don Giuseppe Conti, classe 1956, nuovo responsabile della Comunità pastorale Spirito Santo, sta ultimando in questi giorni il trasloco nella canonica di via Caprotti, dove alloggerà nei prossimi anni per guidare le quattro parrocchie di Carate Brianza, Agliate, Costa Lambro e di Albiate.
Sono giorni intensi per lui, piene di incontri e celebrazioni per iniziare a conoscere le famiglie, i ragazzi e i collaboratori con i quali si ritroverà a lavorare e affrontare la nuova esperienza pastorale.
Sabato l’altro, così come don Gianpiero Magni in Agorà a Carate, anche don Giuseppe è stato festeggiato in pompa magna dalla comunità di Appiano Gentile, dove è stato nominato prevosto dal 6 ottobre 2008. Una celebrazione carica di emozioni per il sacerdote, ordinato nel 1981 dal cardinal Carlo Maria Martini e originario di Monticello Brianza, già parroco in Brianza della comunità di Sant’Ambrogio a Seregno dal 1997 al 2008.

Da Appiano in regalo la maglia dell'Inter

A lui, tifosissimo nerazzurro, tra gli altri doni, è stata regalata per l’occasione anche una maglia dell’Inter autografata e personalizzata con stampato il suo nome e con il numero dodici sulla schiena, come gli anni trascorsi da prevosto nel paese dove ha sede il centro sportivo «Angelo Moratti» alla Pinetina. Una fede calcistica mai rinnegata e mai nascosta da don Giuseppe, grande appassionato di musica e uomo di profonda sensibilità, che nel maggio 2010 - anno dello storico triplete della squadra allora allenata dal portoghese José Mourinho, fece suonare le campane festa per diciotto minuti, tanti quanti gli scudetti conquistati dalla Beneamata e che riecheggiarono fragorosi per tutto il paese.

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