Carate, si masturba davanti a una ragazzina: denunciato
La Polizia locale ha fermato un senegalese di 49 anni, ospite della casa di accoglienza di via Mosé Bianchi. L'uomo era già finito nei guai per atti osceni.
A bordo del bus di linea si è masturbato davanti a una ragazzina ed è stato denunciato dalla Polizia locale di Carate Brianza.
Atti osceni a Carate Brianza
E’ stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico ai danni di una minore il senegalese di 49 anni fermato lo scorso martedì pomeriggio, 1 giugno dagli agenti alla fermata del bus di via Mazzini.
Secondo la denuncia della vittima - una ragazza di 16 anni residente a Brugherio - l’uomo, O.U., classe 1972, ospite in città del centro di accoglienza all’interno della ex casa cantoniera di viale Mosé Bianchi, a Carate Brianza, dopo essere salito a bordo del pullman di linea proveniente da Monza e diretto in paese, dopo essersi sistemato sul sedile di fronte alla giovane avrebbe iniziato a masturbarsi ripetutamente per l’intero tragitto fino alla fermata.
La sedicenne sotto choc e terrorizzata aveva però avvisato nel frattempo con un messaggio sul cellulare il fidanzato che si è presentato in compagnia di alcuni amici alla fermata davanti all’ospedale per salire sul mezzo e chiedere spiegazioni al senegalese che è stato invitato poi a scendere davanti alla pensilina nei pressi dell’ingresso del parco di villa Cusani.
Qui tra il gruppetto e il 49enne profugo si è accesa un’animata discussione fino a che non sono intervenuti gli agenti della Polizia locale impegnati in un posto di controllo davanti alle vicine scuole elementari «Romagnosi» e richiamati proprio da uno dei ragazzi che ha raccontato ai vigili quanto stava succedendo.
L'intervento delle Forze dell'ordine
Sul posto è stato richiesto l’intervento anche del vicecomandante dopo che la situazione è diventata molto concitata e, in ausilio, anche di una gazzella dei Carabinieri che hanno cercato di calmare il senegalese sprovvisto di documenti e in possesso del solo permesso di soggiorno per stranieri rilasciato dalla Questura di Monza nell’agosto dello scorso anno.
Accompagnato in comando, dopo il riconoscimento il senegalese è stato denunciato in stato di libertà per atti osceni ai danni di minori secondo quanto stabilito dall’articolo 527 del Codice penale. Dai controlli effettuati alla banca dati si è scoperto che lo stesso uomo era già stato segnalato nel febbraio del 2019 per lo stesso reato.
L’episodio è stato segnalato il giorno successivo alla Procura della Repubblica di Monza mentre per l’africano richiedente asilo è stato nominato un avvocato d’ufficio.