Carcere, sindacato allarmato per le condizioni di lavoro degli agenti: annunciato lo stato di agitazione
Le ragioni della decisione sono state annunciate alla Direzione della Casa Circondariale di Monza dal segretario Uilpa - Polizia Penitenziaria, Domenico Benemia.
Carcere, sindacato allarmato per le condizioni di lavoro degli agenti: annunciato lo stato di agitazione. Le ragioni della decisione sono state annunciate alla Direzione della Casa Circondariale di Monza dal segretario Uilpa - Polizia Penitenziaria, Domenico Benemia.
Il sindacato annuncia lo stato di agitazione "Nel carcere situazione lavorativa allarmante"
Dopo le ultime aggressioni avvenute nel carcere di Monza e le conseguenti preoccupazioni espresse, a più riprese, dai sindacati di Polizia Penitenziaria, nelle scorse ore il segretario di Uilpa - Polizia Penitenziaria ha annunciato lo stato di agitazione: "la situazione lavorativa all'interno della Casa Circondariale di Monza" ha "ormai raggiunto livelli di guardia altissimi".
Le preoccupazioni riguardano soprattutto le condizioni di lavoro e sicurezza sul posto di lavoro, la tenuta del servizio, la ripartizione dei carichi di lavoro ed il mancato rispetto degli accordi sindacali sottoscritti.
"L’anno da poco passato e quello in corso hanno cambiato non poco le condizioni lavorative dei dipendenti della Casa Circondariale di Monza - scrive Benemia nella lettera indirizzata alla Direzione della Casa Circondariale - e la forte pressione cui questo è sottoposto accentua in modo allarmante il livello di stress e le conseguenze negative che questo genera nei confronti di chi lo subisce. I carichi di lavoro sono enormemente aumentati ed è stata, per certi versi, cambiata e stravolta, unilateralmente, una organizzazione del lavoro che si era raggiunta con fatica e dopo diverse ore di confronto sindacale".
Le aggressioni agli agenti
Come vi abbiamo riportato nelle scorse settimane ci sono stati diversi episodi di aggressione da parte dei detenuti nei confronti degli agenti di Polizia Penitenziaria monzese. Per alcuni agenti è stato necessario anche il ricorso alle cure del Pronto Soccorso d Monza.
"Nello specifico sono ben quattordici gli appartenenti al corpo che hanno subito danni da parte dei detenuti riottosi ed incuranti di ogni regola - precisa Benemia. Di contro questa O.S. non ha visto provvedimenti atti e idonei affinché tali aggressioni non si ripetano; al contrario i detenuti autori delle aggressioni sono rimasti allocati nelle medesime sezioni come se nulla fosse accaduto anche per diversi giorni prima di un loro spostamento in altra sezione e/o trasferimento in altra sede. Di provvedimenti disciplinari non si hanno notizie!".
"Con la nota della segretaria Regionale Prot. n. 91/21/Reg.Lom del 30/03/2021 avevamo lamentato le condizioni lavorative e le aggressioni subite e l’auspicio che nei confronti dei detenuti più violenti venissero adottati provvedimenti idonei al loro comportamento - prosegue Benemia nella nota. Le aggressioni sono solo la punta dell’iceberg che vengono più risaltate dalla loro violenza e dalle conseguenze che ne generano; le condizioni di lavoro giornaliero sono altrettanto critiche, caratterizzate da continui confronti con i detenuti che ormai non hanno più alcun rispetto del Personale in servizio, che rifiutano di eseguire anche le più elementari regole di convivenza all’interno delle sezioni detentive e si oppongono ad esse in ogni modo (atteggiamenti provocatori, rifiuto di rientrare nelle proprie camere detentive, rifiuto di confronto con il Personale in servizio nei reparti con la pretesa di voler interloquire esclusivamente con il Comandate ed il Direttore)".
A causa di questa situazione all'interno del Carcere gli agenti lavorano dunque con grosse difficoltà.
"La Polizia Penitenziaria, a causa di tali atteggiamenti da parte della popolazione detenuta, si vede giornalmente oltraggiata , derisa, umiliata e ferita nella propria dignità di uomini dello stato appartenenti ad un Corpo di polizia in grande difficoltà, in assenza di protocolli di interventi per la risoluzione degli eventi critici".
Il rispetto degli accordi sindacali
In base a quanto riferito dal segretario Benemia nella lunga comunicazione inviata alla Direzione del carcere di Monza, ci sarebbero problemi anche sul fronte sindacale con il mancato rispetto degli accordi sottoscritti e mancanza di confronto con le organizzazioni sindacali.
A fronte delle problematiche sopra esposte il sindacato Uilpa - Polizia Penitenziaria annuncia quindi lo stato di agitazione "L'organizzazione sindacale intraprenderà una forte azione di protesta affinché vengano ripristinate le più idonee condizioni di lavoro e le corrette relazioni sindacali. Pertanto, fino al raggiungimento di tale risultato questa O.S. dichiara lo stato di agitazione con l’esposizione delle bandiere all’esterno dell’istituto".