Seregno

Caso Aeb-A2A, il sindaco Rossi commenta la chiusura delle indagini

"Sono certo di aver agito solo nell’interesse esclusivo della città e sono fiducioso del fatto che questo possa essere riconosciuto".

Caso Aeb-A2A, il sindaco Rossi commenta la chiusura delle indagini
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Ricevuto l'avviso di chiusura delle indagini preliminari circa la vicenda dell’aggregazione industriale tra AeB e A2A, il sindaco di Seregno, Alberto Rossi, ha commentato la comunicazione della Procura di Monza.

Caso Aeb-A2A, le parole del sindaco Rossi

Da una parte il sollievo per il fatto che la Procura abbia autonomamente deciso di escludere la presenza del reato di corruzione, che all'avvio delle indagini era stato inserito, dall'altra il dispiacere per la situazione che si è creata, con la convinzione "di aver lavorato unicamente per il bene della Città di Seregno":

"Prendo atto che rispetto all’iniziale iscrizione che contemplava il reato di corruzione la Procura abbia autonomamente deciso di escludere la sussistenza di quel reato. Prendo atto che l’avviso di conclusione delle indagini, che non comporta secondo il codice di procedura penale il conseguente esercizio dell’azione penale ma solo la possibilità dell’indagato di confrontarsi con chi ha svolto le indagini, sia stato reso pubblico. Provvederò ad esaminare la copiosa documentazione che ho avuto oggi e nei termini che mi sono concessi valuterò l’utilità di confrontarmi con la Procura. Sono convinto che il mio operato abbia giovato al Comune di Seregno, dai cui cittadini sono appena stato rieletto. Sono certo di aver agito solo nell’interesse esclusivo della città e sono fiducioso del fatto che questo possa essere riconosciuto".

Le parole di Aeb: "Assoluta serenità"

Interviene anche Aeb, che in una nota ufficiale rimarca la correttezza del proprio operato e la piena liceità dell'operazione:

"In merito all’avviso di conclusione delle indagini preliminari della Procura di Monza in relazione all’integrazione industriale con A2A, Aeb intende manifestare la propria assoluta serenità sulla piena correttezza del proprio operato, e la piena fiducia circa il fatto che la chiusura delle indagini sarà l’occasione per fornire ai Pubblici ministeri ogni chiarimento necessario a fugare ogni eventuale, residuo dubbio sulla piena liceità dell’operazione".

Il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni

Intanto, il Movimento 5 Stelle di Seregno, tramite Luca Colombo,  chiede al sindaco Rossi di dimettersi.

"Il Movimento 5 Stelle di Seregno apprende della chiusura delle relative indagini e della contestazione del reato di turbativa d’asta a carico del sindaco Alberto Rossi e di altri, fra cui l’assessore Giuseppe Borgonovo, il segretario comunale e il presidente di Aeb. Alla luce di quanto accaduto e confermato dalla Procura il Movimento 5 Stelle auspica che le persone coinvolte assumano da questo momento in poi un comportamento più responsabile e diligente improntato al rispetto della legalità, dimettendosi dalle cariche pubbliche nuovamente ricoperte, dando esempio di saggezza e intelligenza politica nell’interesse superiore della comunità".

L'ex consigliere regionale Marco Fumagalli (M5S)

Anche l’ex consigliere regionale dei pentastellati, Marco Fumagalli, che si è sempre battuto, contestando l'aggregazione, è intervenuto in merito all'avviso di fine indagine della Procura, evidenziando:

"La cosa più importante è continuare a lavorare in silenzio confidando nel fatto che presto la magistratura possa far luce su ogni aspetto di questa enorme vicenda. Ciò che non mi spiego è il motivo per cui, nonostante tutti gli sforzi prodotti dal Movimento 5 Stelle per sensibilizzare le forze politiche nei diversi Consigli comunali, nessuno abbia sostanzialmente accolto le nostre istanze se non il consigliere comunale Mariani di Seregno. Mi auguro che la magistratura scenda ben a fondo della vicenda, indagando a 360 gradi sugli altri Comuni che hanno aderito a questa vicenda per obbedienza di partito svilendo il proprio ruolo e quello dei consiglieri comunali a quello di meri passacarte".

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