Seregno

Caso Aeb-A2A, la Procura ha chiuso le indagini

Negli avvisi di conclusione i fatti contestati alla presidente di Aeb, al sindaco Alberto Rossi e all'assessore Giuseppe Borgonovo.

Caso Aeb-A2A, la Procura ha chiuso le indagini
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Caso Aeb-A2A, la Procura ha chiuso le indagini. Negli avvisi di conclusione del procedimento assegnato ai sostituti Salvatore Bellomo e Stefania Di Tullio, sono contenuti i fatti contestati alla presidente di Aeb Loredana Bracchitta, al sindaco di Seregno Alberto Rossi, all'assessore alle Partecipate Giuseppe Borgonovo, al segretario comunale Alfredo Ricciardi, oltre che al presidente di A2A all'epoca dei fatti Giovanni Valotti e Pierluigi Troncatti, partner di Roland Berger srl.

Caso AeB-A2A, chiuse le indagini

La Procura della Repubblica di Monza ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini relative alla complessa attività di indagine preliminare, coordinata dalla Procura e delegata alla Compagnia di Seregno della Guardia di Finanza, inerente la aggregazione industriale tra Aeb e A2A. L'indagine si è svolta mediante l'acquisizione di una copiosa documentazione analizzata dalla Procura e oggetto di consulenza tecnica, nell'assunzione di dichiarazioni e nello svolgimento di attività di intercettazione.

Ecco i fatti contestati

A Loredana Bracchitta, in qualità di presidente del Consiglio di amministrazione di Aeb s.p.a. (società partecipata al 54,859 per cento dal Comune di Seregno e per la parte rimanente da altri Comuni della Provincia di Monza e della Brianza), Alberto Rossi, in qualità di sindaco del Comune di Seregno, Giuseppe Borgonovo, in qualità di assessore alle Partecipate del Comune di Seregno, Alfredo Ricciardi, in qualità di segretario generale del Comune di Seregno, Giovanni Valotti, in qualità di presidente di A2A e Pierluigi Troncatti, quale partner di Roland Berger s.r.l., viene contestato il fatto che "al fine di condizionare la scelta del contraente e favorire la società A2A, turbavano il procedimento amministrativo relativo all'operazione di integrazione societaria e industriale con Aeb, conclusosi, con delibera nr. 17 del 20.4.2020 del Consiglio Comunale del Comune di Seregno, effettivamente in favore di A2A con collusioni e mezzi fraudolenti.

Contestata la mancata procedura a evidenza pubblica

In particolare a Bracchitta, Valotti e Troncatti viene contestato "il mancato ricorso alla prevista procedura ad evidenza pubblica e la manipolazione dei dati di concambio degli asset di A2A, attraverso la prospettazione di una infungibilità derivante da scenari di crescita e sviluppo del gruppo Aeb che non si sarebbero conseguiti attraverso l'aggregazione con altri operatori, rappresentazione in realtà artefatta. Quanto sopra per giustificare la procedura di scelta del contraente senza evidenza pubblica, peraltro celando al Consiglio di amministrazione di Aeb la documentazione tecnica necessaria per la valutazione circa la valorizzazione degli asset delle due società finalizzata al concambio".

Le contestazioni a Rossi e Borgonovo

Nel documento della Procura viene evidenziato che il sindaco e l'assessore "hanno supinamente recepito tutte le indicazioni provenienti dagli altri imputati, intese a escludere la gara ad evidenza pubblica per la integrazione delle due società", in violazione a quanto previsto dal Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, "fraudolentemente impedendo all'opposizione in sede di Consiglio comunale di Seregno di conoscere tutta la documentazione relativa sia alla valorizzazione degli asset sia alla procedura da adottare, tanto da determinare l'intervento del Tar per la Lombardia che con pronuncia del 15 febbraio 2021 ha annullato la delibera stessa, imponendo al Comune di Seregno con provvedimento del 29 aprile 2021 l'esibizione e il deposito della documentazione ricevuta dal Comune di Seregno da parte di Aeb nonché il verbale della seduta straordinaria e segreta del Consiglio comunale del 27 aprile 2021 nell'avere, nonostante le varie pronunce del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione, mantenuto in essere quanto già illegittimamente deliberato circa la integrazione societaria e industriale, omettendo di procedere con la prevista e legittima evidenza pubblica".

A Rossi, inoltre, viene contestato l'essere intervenuto, "su sollecitazione della Bracchitta, presso il Comune di Bovisio Masciago tramite l'esponente del Pd Gigi Ponti, al fine di eliminare dall'ordine del giorno del Consiglio comunale del 28 novembre 2019 qualsiasi riferimento all' adozione dell'evidenza pubblica con riguardo alla più volte citata integrazione societaria". Ricciardi, inoltre, il 14 aprile 2020 con "parere del segretario generale", avrebbe "avallato con parere favorevole la procedura illegittima adottata".

Questo per "condizionare la scelta del contraente per realizzare una integrazione societaria e industriale al solo scopo di favorire la società A2A, con le seguenti modalità: sopravvalutazione degli asset di A2A, al fine di attribuire ad A2A valori di concambio superiori a quelli diversamente ottenibili attraverso una valutazione conforme alla realtà oggetto di esame, con conseguente impatto anche sulla misura dei dividendi futuri, a beneficio di A2A,con un danno complessivo per Aeb pari a una somma non inferiore a 60 milioni di euro, nonché attraverso l'omessa valorizzazione di un premio di maggioranza a favore di Aeb di entità non inferiore a 5, 7 milioni di euro.

I fatti evidenziati sarebbero avvenuti a Seregno nell'arco temporale che va dal 17 ottobre 2019 (data della lettera di intenti) al 30 ottobre 2020 (data dell'ultimo atto che ha perfezionato l'aggregazione, rappresentato dalla stipula tra Aeb e RetiPiù dell'atto di conferimento del ramo distribuzione gas Unareti).

Le posizioni di Bracchitta e Troncatti

Bracchitta e Troncatti vengono chiamati in causa anche perché, "in concorso tra loro, al fine di condizionare la scelta del contraente e favorire la società Roland Berger, turbavano la procedura negoziata relativa alla scelta dell'advisor industriale, con collusioni e mezzi fraudolenti che consistevano "nell' aver pilotato la procedura negoziata al fine di favorire la assegnazione dell'incarico alla Roland Berger, peraltro soggetto già destinatario di due precedenti affidamenti diretti (del 18 ottobre 2019 per la somma di euro 39mila e del 22 ottobre 2019 per la somma di altri euro 39mila) nonché di un terzo incarico per importo di euro 35mila formalmente non affidato alla società Roland Berger, ma di fatto dalla stessa società svolto e remunerato in data 10 aprile 2020 (e quindi successivamente alla citata procedura negoziata) con una somma pari a euro 34.720 col sistema del sestoquinto". Avrebbero inoltre "concordato il perimetro dell'incarico di Advisor industriale, ritagliando l'invito in base ai desiderata di Troncatti e invitato cinque società, di cui due prive dei requisiti, con modalità tali da rendere, quale unico destinatario dell'assegnazione dell' incarico, la società Roland Berger".

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