Desio

Caso "Bella Ciao", il sindaco: "Solo pretestuose polemiche, a Lega e Fratelli d'Italia andrebbe fatto un bel corso di storia"

Corti risponde all'attacco del centrodestra alla dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo Prati. I commenti del Pd e della Sinistra per Desio.

Caso "Bella Ciao", il sindaco: "Solo pretestuose polemiche, a Lega e Fratelli d'Italia andrebbe fatto un bel corso di storia"
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"Centrodestra contro "Bella Ciao", il sindaco, Roberto Corti di Desio risponde così all'attacco di Lega e Fratelli d'Italia alla dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo Prati: "Solo pretestuose polemiche politiche divisive, dalle quali la scuola dovrebbe essere tenuta al riparo". La polemica è scoppiata alla vigilia della cerimonia di consegna ai bambini della scuola delle bandiere della Repubblica italiana, in vista della ricorrenza del 25 Aprile, in programma al plesso Rodari.

Corti: "Solo pretestuose polemiche politiche divisive"

Il sindaco, con l'assessore all'istruzione, Giorgio Gerosa, ha puntualizzato: "Agli esponenti di Fratelli d’Italia e della Lega andrebbe fatto un bel corso di storia, perché i limiti e le lacune, anzi l’ignoranza profonda su aspetti fondamentali della storia nazionale sono molto evidenti. ‘Bella ciao’, peraltro non l’unico motivo musicale nella scaletta dell’iniziativa della scuola Rodari prevista per venerdì 16 aprile, appartiene ormai al patrimonio nazionale della Repubblica nata dalla Resistenza e dalla Liberazione dall’occupazione nazifascista, ricorrenza che celebriamo tutti gli anni il 25 aprile così come è anche disposto dalla legge".

"Una grave mancanza di sensibilità"

Ha aggiunto: "Fare polemica su un’iniziativa di promozione dei valori della nostra Repubblica che dovrebbero essere condivisi da tutti dimostra una grave mancanza di sensibilità nei confronti dei bambini e dell’istituzione scolastica, che con scrupolo e impegno ha organizzato una utile iniziativa didattica. Ma soprattutto è prova di profonda ignoranza, appunto, oltre che di nullo rispetto per il lavoro degli operatori scolastici, a cominciare dalla dirigente e insegnante oggetto di un duro quanto inaccettabile attacco. Lasciare subdolamente intendere che dietro la scelta di una canzone ci sia un tentativo da parte della scuola di accaparrarsi il favore di una parte politica è indice di un modo distorto e disgustoso di intendere il rapporto tra Istituzioni, probabilmente tipico del loro modo di fare ma certamente non il nostro".

Solidarietà alla dirigente e alla scuola

Solidarietà alla dirigente, all'insegnante e all'intera scuola, a cui è andato anche il ringraziamento dell'Amministrazione "per aver organizzato un’iniziativa che è di conoscenza della storia della nostra bandiera e dei valori su cui poggia e quindi di insegnamento alle ragazze e ai ragazzi. Iniziativa che punta a unire e che non dovrebbe essere spunto per inutili quanto pretestuose polemiche politiche divisive, dalle quali la scuola dovrebbe essere tenuta al riparo. Evidentemente alla destra mancano sensibilità e argomenti ma a questo siamo ormai purtroppo abituati".

Angelo Paola (Pd): "Quel canto è un inno alla libertà"

"Evidentemente qualcuno ha bisogno di spararla grossa: forse per coprire le proprie mancanze? - è il commento del segretario del Pd, Angelo Paola - Peraltro, ci piacerebbe che la Lega e Fratelli d'Italia ci indicassero in quale parte di Bella Ciao si fa propaganda politica. Per noi, quel canto è e resta quello che è sempre stato, perlomeno da quando è stato eseguito per la prima volta - dopo essere stato un canto di lavoro - nella forma che conosciamo: un inno alla libertà, contro ogni invasore e contro ogni dittatura. Noi lo canteremo con forza anche quest'anno, quando arriverà il 25 Aprile e festeggeremo la Resistenza e la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Una festa che è di tutti gli italiani che hanno a cuore i diritti e i valori su cui si fonda la nostra Repubblica democratica".

Il Pd di Monza e Brianza: "Non è uno strumento di mera propaganda"

Il Pd di Monza e Brianza mette in evidenza: "Bella Ciao non è uno strumento di mera propaganda di una parte politica, ma è un canto delle formazioni partigiane italiane, ormai diventato un canto associato ai valori di libertà e democrazia in tutto il mondo. Raccontare chi erano e cosa hanno fatto i Partigiani non è indottrinamento di una parte politica, ma è trasmettere la memoria di chi ha costruito – con la lotta e con il sangue – la Repubblica Italiana, libera e democratica, in cui oggi viviamo. Riteniamo che ogni iniziativa volta a trasmettere la Memoria e il valore della Resistenza sia lodevole e realmente patriottica, perché è fondamentale che i più giovani conoscano la Storia e sappiano che i valori di libertà, solidarietà e uguaglianza, nonché i diritti dell'individuo e la democrazia non sono dati a priori, ma sono stati conquistati con la lotta e andranno sempre preservati con l'impegno di tutti.

Il commento della Sinistra per Desio

"Come Sinistra per Desio  esprimiamo la nostra solidarietà ed il nostro appoggio alla dirigente, all’insegnante, e a tutta la scuola Rodari di Desio per questo vergognoso attacco. Vogliamo ricordare ai Leghisti e agli eredi dei fascisti che Bella Ciao, dopo essere stato un canto di lavoro è stato cantato da quelle donne e quegli uomini - comunisti e non - che si sono battuti contro il fascismo e, a prezzo della loro vita, hanno consentito che fosse fondata la Repubblica Italiana e che fosse scritta la Costituzione. Bella Ciao è diventato oggi un canto di libertà ed è cantato da quelle persone che in ogni parte del mondo si battono contro ogni invasore e contro ogni dittatura. Sappiamo bene che un canto del genere possa darvi fastidio, perché voi siete stati e siete sempre dalla parte opposta rispetto a chi si batte per la libertà".

 

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