"Ciao Luca, sempre con noi", folla commossa al funerale del liceale 17enne
Compagni di classe dell'Iris Versari e amici stretti in un unico dolore nella chiesa della Sacra Famiglia.
"Ciao Luca, sempre con noi". E' la promessa che i compagni di classe della 4^AS hanno "fatto incidere" sul nastro della bellissima composizione di fiori bianchi che ha accolto parenti e amici all'ingresso della chiesa.
Folla commossa al funerale del liceale 17enne
Folla commossa e stretta in un silenzio in cui l'affetto si fa preghiera questo pomeriggio nella chiesa della Sacra Famiglia a Cesano Maderno per le esequie di Luca Bassetto, il 17enne studente del Liceo scientifico dell'Istituto Iris Versari di Cesano Maderno stroncato venerdì da un tumore aggressivo scoperto solo tre mesi fa. Una malattia inaspettata che lo ha strappato in fretta, troppo in fretta, all'amore di mamma Barbara e papà Massimo e a quello del fratello maggiore Riccardo, lasciando tutti quelli che lo conoscevano spaesati e disorientati.
"Un ragazzo riservato"
Anche don Simone Sormani, che è stato per due anni suo docente di Religione, e che nell'omelia lo ha ricordato come "un ragazzo riservato, che sta nell'ombra per non fare ombra", di poche parole che vanno "dritte al punto". Come quelle che il 12 marzo 2021 aveva consegnato al suo professore in un compito in classe che don Simone ha voluto leggere. E' un invito a non lasciarsi vincere dalla paura, che oggi suona come il testamento di un 17enne che voleva mordere la vita.
Il messaggio ai compagni di classe e alla famiglia
Don Simone Sormani, che ha presieduto la cerimonia concelebrata dai parroci delle due Comunità pastorali cittadine, don Fabio Viscardi e don Stefano Gaslini, da don Mirco Motta, anche lui docente di Religione al Versari, e don Angelo Papia, si è rivolto ai compagni di classe di Luca, che negli ultimi mesi hanno affrontato una prova difficile e sono stati capaci di "tirare fuori grinta e domande profonde, facendo un grande balzo di maturità". Ma anche ai genitori e al fratello, che nella stanza dell'Istituto dei tumori in cui Luca era ricoverato, sono sempre stati capaci di "un'accoglienza familiare, calda e semplice": "C'erano paura, rabbia e smarrimento, in quella stanza, ma soprattutto amore e affetto: nella vostra sofferenza avete generato semi di speranza e amore".
"Luca è nelle mani di Dio"
Quindi una riflessione condivisa con tutti, tantissimi, tanto che a decine hanno seguito la cerimonia dal sagrato: "Non so se la malattia e la morte prematura di Luca abbiano un senso, ma so che anche chi non crede non ha risposte. Credendo, sento un appiglio: la speranza che Luca sia nelle mani di Dio". Un lungo applauso ha accompagnato l'uscita del feretro ricoperto di rose bianche dalla chiesa. Sul sagrato, l'abbraccio della folla ai familiari.