La vicenda nel 2013 a Muggiò

Condannato a 24 anni per aver tenuto fermo l'uomo strangolato e murato

Il 41enne Astrit Lamaj, scomparso nel gennaio 2013, era stato rinvenuto privo di vita occultato in una dimora settecentesca di Senago

Condannato a 24 anni per aver tenuto fermo l'uomo strangolato e murato
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Condannato a 24 anni di reclusione per aver tenuto fermo un uomo mentre veniva strangolato a Muggiò. La sentenza emessa dalla Corte di Assiste di Monza.

Condannato a 24 anni

Ventiquattro anni di reclusione per Salvatore Tambè, 47enne della provincia di Caltanissetta condannato con l'accusa di aver tenuto fermo, mentre veniva strangolato, Astrit Lamaj, 42enne albanese di Genova ucciso a Muggiò nel 2013 e ritrovato nel gennaio 2019 nel pozzo artesiano di un residence a Senago.

La Corte di Assise di Monza ha riconosciuto una provvisionale complessiva pari a 260mila euro a favore dei familiari. Per l'uomo era stato chiesto l'ergastolo, ma il tribunale ha escluso la premeditazione.

Per la vicenda sono già state emesse altre condanne ai danni di Carmela Sciacchitano, la mandante e dei fratelli Angelo e Carmelo Arlotta.

La vicenda

Al ritrovamento del cadavere di Lamaj si è arrivati grazie alla collaborazione coi magistrati di Carmelo Arlotta, pregiudicato.

Da quello spunto gli investigatori ricostruiscono un puzzle complicato, arrivando a individuare la mandante in Carmela Sciacchitano, 64 anni, mossa dal risentimento per essere stata lasciata dall’albanese, con cui aveva avuto una relazione: la donna ha patteggiato 16 anni in Appello.

Trenta e 14 anni di reclusione con l’abbreviato, invece, sono stati inflitti ad Angelo Arlotta e al fratello Carmelo. Altra condanna per Francesco Serio, 45 anni di Muggiò, cugino degli Arlotta, a 3 anni di reclusione, così come per Cosimo Mazzola, 54 anni di Cabiate, per occultamento di cadavere.

(bc8)

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