Correzzana si è fermata per l'ultimo saluto a Pinuccia Crotti
Le esequie della donna sono state celebrate oggi pomeriggio, giovedì 12 giugno, nella chiesa di Correzzana
Un pomeriggio caldo e afoso ha dato l'ultimo saluto alla volontaria correzzanese Pinuccia Crotti.
Tutta la comunità, oggi pomeriggio, giovedì 12 giugno 2025, ha dato l'addio all'87enne volontaria che ha dedicato la sua vita per gli altri, soprattutto per chi aveva bisogno.
La chiesa di San Desiderio non è riuscita a contenere parenti, amici e parrocchiani che hanno partecipato alle esequie. Molti hanno dovuto assistere alla celebrazione sul sagrato della chiesa sul quale sono stati posizionati due gazebo dalla Protezione civile per permettere ai presenti di ripararsi dalla calura.
Le esequie
Ad officiare le esequie c'era il parroco don Mauro Viganò accompagnato da don Stefano Borri, responsabile della pastorale giovanile e da due sacerdoti che in passato hanno prestato servizio all'interno della comunità pastorale Santa Maria e che erano molto amici della donna: don Paolo Alberti e don Giacomo Pezzuto.
Prima dell'inizio della celebrazione molti esponenti di diversi sodalizi che Crotti contribuì a fondare nel corso della sua vita hanno voluto omaggiarla con un ricordo affettuoso e una parola di consolazione per i famigliari. Tra loro il Centro socio ricreativo, l'Avis e Aido e il Comitato Maria Letizia Verga che ha ribattezzato Pinuccia come la nonna del comitato.
Le parole del parroco
Il Vangelo è stato letto da don Giacomo (per l'occasione è stato scelto il brano che descrive l'Ascensione di Gesù al cielo) mentre don Mauro ha predicato l'omelia.
"Non è facile riassumere in poche parole la vita di Pinuccia - ha sottolineato il parroco - Come nel brano che abbiamo appena letto anche lei sta vivendo la sua ascensione al cielo, tra le braccia misericordiose del Padre che lei ha tanto ricercato quando era in vita. Ogni domenica lei si sedeva sempre sulla sedia che si trova all'ingresso laterale della chiesa. Era il suo posto preferito. Da quel posto lei osservava tutto, controllava che era tutto in ordine. E al termine dell'omelia, con il suo sguardo, dava sempre un giudizio sulle parole predicate dal prete. Pinuccia aveva una parola per tutti, anzi aveva dentro di se la parola di Dio. Ha sempre desiderato Cristo, linfa della sua esistenza. Incontrare lei era come incontrare il Maestro. Ha contribuito a fondare molte associazioni e questo l'ha fatto affinchè fossero tutte unite nel bene comune. E poi a Pinuccia piacevano le cose belle. Ma non mi riferisco ad una bellezza solo esteriore. Tutto doveva essere bello e al tempo stesso inserito nell'amore di Cristo che unisce. Pinuccia era una donna vera, che diceva sempre quello che pensava, senza troppi giri di parole. Era vera e anche questo suo carisma andrebbe riscoperto nelle nostre comunità. Grazie Pinuccia perchè ti sei spesa per tutti noi".
Il ricordo di don Paolo
Anche l'ex vicario parrocchiale di Peregallo don Paolo, molto legato alla donna, ha voluto ricordare l'87enne.
"La casa di Pinuccia era sempre aperta, era una sorta di confessionale dove tutti potevano entrare e trovare una parola di conforto - ha sottolineato don Paolo - Pinuccia nel corso della sua vita ha cercato la pace, per lei e per la sua famiglia. E poi chiamava sempre tutti "amore mio". Era una donna che sapeva dimostrare affetto, era assetata di Cristo. Quel Cristo che oggi può finalmente abbracciare. L'ho incontrata in ospedale pochi giorni prima della sua morte ma mi consola il fatto che se n'è andata in pace".
Il suo testamento spirituale
Una scena frequente era vederla in giro per Correzzana (e non solo) a bordo della sua Fiat Punto (con l'immancabile stemma della Ferrari rappresentato dal Cavallino rampante) e con l'immancabile stampella, compagna per un lungo tratto della sua vita, soprattutto negli ultimi anni. Un tratto inconfodibile di una donna forte e tenace, stimata e benvoluta da tutta la comunità, che ha saputo spendersi per gli altri seguendo gli insegnamenti del Vangelo che ha sempre saputo testimoniare con forza.
La donna, nonna del primo cittadino Marco Beretta (fin quando la salute gliel'ha permesso ha sempre partecipato alle sedute dei vari consigli comunali seduta in prima fila in sala consigliare), aveva 87 anni e si è spenta all'alba di martedì 10 giugno al Policlinico di Monza dove si trovava ricoverata a causa di una polmonite bilaterale. La sua scomparsa ha lasciato una comunità intera orfana di una colonna portante del volontariato parrocchiale e cittadino.
Un bagaglio di esperienze unico
Pinuccia aveva un bagaglio di esperienze che richiederebbe un giornale intero per raccontarle tutte. La donna nacque nel 1937 a Villasanta e rimase orfana fin da quando aveva otto anni. La sua prima professione fu quella di infermiera all'ospedale psichiatrico Mombello come aveva raccontato in un video, pubblicato su Youtube una decina di anni fa, durante il quale la donna raccontava la storia della "Curt di Giàn", che si trova a Correzzana, in via Don Gnocchi.
Nel 1960 convolò a nozze si trasferì in paese. Iniziò a farsi conoscere in paese per via della sua attività di infermiera che praticava in molte famiglie correzzanesi, mettendosi a disposizione, per esempio, per fare gratis le iniziezioni a chi aveva bisogno.
Una colonna portante del volontariato concorezzese
La donna ha aderito, come cofondatrice, a tutte le associazioni che operavano e alcune di esse ancora operano in paese: Avis-Aido, Diamoci una mano e Centro sociale. Quasi impossibile elencare tutte le attività di volontariato portate avanti anche all'interno della comunità parrocchiale San Desiderio.
Il grazie dei figli
Ieri, mercoledì, Maria Grazia, Elisabetta e James, i tre figli di Pinuccia hanno voluto ricordare la loro mamma con una foto e una dedica sul suo profilo Facebook.