Emergenza Covid, sospeso il pagamento sulle strisce blu
Il sindaco Concetta Monguzzi ha comunicato la novità in vigore a partire da domani, venerdì 6 novembre
L'emergenza Covid 19 ha portato alla sospensione delle strisce blu nel centro storico di Lissone. Questa la decisione dell'Amministrazione comunale.
Covid: stop ai parcheggi a pagamento
E' stato lo stesso sindaco Concetta Monguzzi a confermare la scelta di sospendere il pagamento degli stalli a pagamento nel centro città. Una misura per andare ad agevolare quanti, residenti nel cuore di Lissone, saranno costretti a casa per lo smartworking o in isolamento fiduciario.
Da domani, per venire incontro ai cittadini, abbiamo deciso di sospendere la sosta a pagamento sulle strisce blu. Quindi, la zona rossa e la zona gialla saranno a sosta libera.
Questo è stato il messaggio del primo cittadino che ha voluto confermare la scelta già attuata nei mesi scorsi e avanzata anche ieri dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Pier Marco Fossati.
Le altre misure in città
Anche a Lissone, come in tutti i Comuni della Lombardia, da domani - venerdì 6 novembre - entreranno in vigore tutte le nuove misure previste per le Regioni in area rossa.
Partiamo dal divieto di spostamento tra territori, ma anche all'interno del nostro Comune, salvo necessità impellenti, lavorative o di salute. Anche qui tornerà in vigore l’autocertificazione, che dovremo utilizzare per giustificare gli spostamenti.
Particolare riferimento il sindaco Monguzzi lo ha rivolto anche ai servizi degli uffici pubblici oltre che ai negozi che dovranno restare chiusi.
Gli uffici pubblici dovranno lavorare soprattutto in smartworking; rimarranno aperti solo i servizi essenziali come l'Anagrafe, lo Stato civile, i Servizi sociali, la Polizia locale. Si potrà accedere a questi servizi solo su appuntamento. Le attività di ristorazione potranno lavorare con servizio di asporto e consegna a domicilio. L'elenco completo dei negozi che potranno rimanere attivi sarà disponibile sul sito del Comune. Le farmacie e le parafarmacie rimarranno aperte, in ogni caso nell'elenco sarà tutto scritto in modo preciso.
Ancora una volta l'appello è rivolto alla responsabilità collettiva di una maggiore attenzione e rispetto di tutte le norme necessarie per contenere la diffusione del coronavirus.
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