Sanita'

Fallimento Odos, riapre solo metà dei centri odontoiatrici

Alla gara d'appalto indetta da Asst Brianza, sono arrivate offerte per quattro ambulatori, per gli altri quattro si dovrà ancora aspettare

Fallimento Odos, riapre solo metà dei centri odontoiatrici
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Fallimento Odos, riapre solo metà dei centri odontoiatrici. Alla gara d'appalto indetta da Asst Brianza, sono arrivate offerte per quattro ambulatori, per gli altri quattro si dovrà ancora aspettare

Fallimento Odos, riapre solo metà dei centri odontoiatrici

Bando di gara andato a buon fine solo a metà. Quattro centri odontoiatrici di Asst Brianza sono stati affidati a un nuovo operatore, per gli altri quattro invece non sono pervenute offerte. La procedura di affidamento  si era resa necessaria dopo il fallimento della Odos Service a fine ottobre dell’anno scorso, società che aveva in gestione il servizio per conto della struttura pubblica.

Due lotti aggiudicati, per gli altri due gara deserta

"Alla scadenza della presentazione delle offerte ne sono pervenute, da parte di un unico operatore, soltanto per due lotti - spiega l’Asst Brianza in una nota - In particolare per gli ambiti territoriali che comprendono gli ambulatori di Giussano e Seregno (lotto 2); Cesano Maderno e Desio (lotto 3). Per gli altri due ambiti territoriali non sono purtroppo pervenute offerte". Restano fuori dunque gli ambulatori Besana Brianza, Carate Brianza, Nova Milanese e Limbiate (al Corberi di Mombello).

"L'offerta coprirà un territorio centrale e strategico"

Riguardo i centri odontoiatrici per i quali è stata presentata un’offerta, la commissione di gara è già stata nominata, quindi nei prossimi giorni si procederà con l’aggiudicazione. Asst Brianza sottolinea che, una volta conclusa questa procedura, l'offerta del servizio odontoiatrico coprirà un territorio centrale e strategico nel bacino di afferenza dell’Azienda sanitaria: "Agli ambulatori di Giussano, Seregno, Cesano e Desio c'è da aggiungere, infatti, quello di Carate, per l'Odontoiatria Speciale, e quelli di Vimercate, Arcore, Lissone e Macherio".

La ricollocazione degli ex dipendenti

Con l'esito della gara si riaccende, anche se non per tutti, la speranza degli ex dipendenti Odos rimasti senza lavoro e dei numerosi pazienti che in molti casi avevano già pagato per intero cure di cui non hanno beneficiato. Tra le clausole della gara infatti, l’aggiudicatario è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale dipendente dell’impresa uscente. Il nuovo operatore, come previsto dal bando, siglerà con Asst Brianza un contratto d’affitto di un anno, prorogabile per altri 12 mesi.

I pazienti rimasti senza cure

A metà febbraio risultavano essere circa mille i pazienti della Odos Service che si erano rivolte all’Asst di Monza poiché avevano pagato per cure mai ricevute. L’Azienda sanitaria ha quindi costituito un’apposita commissione per esaminare le istanze pervenute. I casi reputati urgenti invece sono stati sottoposti a una visita da parte dei medici dell’Odontoiatria del San Gerardo.

L'alternativa del piano di salvataggio

A metà gennaio aveva riaperto una parte dei centri odontoiatrici milanesi rimasti chiusi dopo il fallimento della Odos. Era subentrato un operatore designato dalla curatrice fallimentare Elisabetta Brugnoni, che aveva proposto un piano di salvataggio approvato dal Tribunale di Monza. L’Asst di Monza e l’Asst di Vimercate, ora Asst Brianza invece aveva preferito la strada dell’affidamento del servizio tramite gara.

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