Fissate le esequie di Fabiola, la madre uccisa dal proprio figlio
Il funerale si svolgerà lunedì 2 maggio, alle ore 16.30, nella chiesa di Sant'Andrea ad Aicurzio.

Sono state fissate le esequie di Fabiola Colnaghi. Il funerale si svolgerà lunedì 2 maggio, alle ore 16.30, nella chiesa di Sant'Andrea ad Aicurzio. La donna aveva 57 anni e, ricordiamo, venne uccisa a calci e pugni dal figlio 24enne Davide Garzia giovedì della scorsa settimana, 21 aprile.
Sempre per lunedì l'Amministrazione comunale guidata da Matteo Baraggia ha proclamato il lutto cittadino.
L'omicidio
Una scena da brividi, quasi da film dell’orrore, purtroppo terribilmente vera, quella accaduta la scorsa settimana in un appartamento al primo piano del civico 6 di via Della Vittoria, ad Aicurzio, a pochi passi dal cimitero e dalla scuola elementare, all’interno di un condomino.
L’assassino, che dovrà rispondere di omicidio e vilipendio di cadavere, è il 24enne Davide Garzia, la vittima è sua madre, la 57enne Fabiola Conaghi.
La vicenda
Madre e figlio vivevano insieme nell’appartamento di proprietà di Francesco Bruni, compagno della donna che si trovava al lavoro nei momenti in cui andava in scena la tragedia. Un omicidio che ha colpito tutta la piccola comunità di Aicurzio, che ancora fatica a credere a quanto accaduto. La donna, nata e cresciuta ad Aicurzio, era un volto conosciuto in paese anche se non faceva parte di alcuna associazione, mentre l’assassino, descritto da tutti come un ragazzo timido e con problemi a livello psicologico, dopo aver conseguito il diploma all’istituto "Einstein" di Vimercate, si vedeva poco in paese ed era disoccupato. Usciva poco, non aveva amici, non amava i Social e faticava a trovare la sua strada per realizzarsi. Carattere schivo, riservato, che evidentemente covava molta rabbia nei confronti dei suoi famigliari.
Il raptus
Il raptus del 24enne contro la madre è scoppiato poco dopo mezzogiorno, quando Garzia, in preda alla depressione e senza apparente motivo, dopo aver visto la madre felice mentre canticchiava e preparava il pranzo, prima l’ha presa a schiaffi e pugni.
«L’ho sentita che cantava, era allegra, di buon umore, e allora non ci ho visto più e l’ho colpita. Io soffrivo molto ma lei non capiva il mio dolore, faceva finta di niente», ha raccontato l’omicida al pm Marco Santini durante l’interrogatorio. L’assassino ha confermato di soffrire di depressione anche se non c’era nulla che potesse far presagire la terribile violenza messa in atto contro la madre ne tanto meno che la 58enne temesse il figlio.